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”Un test per vedere chi siamo”

dal nostro inviato a Omegna (Vb), Stefano Rosso - ''Dovremo fare sempre le solite cose, magari stavolta un pochino di più''. Esordisce con queste parole il tecnico Giampiero Ventura (nella foto...

Stefano Rosso

dal nostro inviato a Omegna (Vb), Stefano Rosso - ''Dovremo fare sempre le solite cose, magari stavolta un pochino di più''. Esordisce con queste parole il tecnico Giampiero Ventura (nella foto M.Dreosti) nella presentazione della gara di stasera contro il Getafe: ''Gli spagnoli sono una squadra di qualità che sta attraversando un buon periodo di forma - prosegue - ed andremo ad incontrare la qualità e l'organizzazione perchè in Spagna si gioca un calcio diverso, in cui si mantiene il possesso del pallone per delle ore''.

L'umore è ottimo ed il merito, inevitabilmente, è anche dell'adrenalina pre-gara: ''Sarà una partita stimolante: volevamo una difficoltà? Sicuramente la troveremo. Il Getafe sarà l'occasione giusta per capire cosa siamo in grado di creare in attacco, ma al contempo quando concediamo dietro: una squadra che segna cinque reti fuoricasa sicuramente costruisce molte occasioni da gol''.

Qualche indicazione sulla formazione, poi, il tecnico comincia a darla: ''Sicuramente non ci saranno Santana nè Caceres, però recuperiamo Verdi e valuteremo come sta il polpaccio di Brighi: mi piacerebbe far fare qualche minuto anche all'ultimo arrivato, Guillermo Rodriguez''.

Le incognite restano chiaramente legate alla condizione fisica: giunti quasi alla metà di agosto con un mese di lavoro alle spalle c'è chi inizia ad accusare la fatica e chi - non avendo ancora mollato - inizia a tirare un po' la corda. ''Nel pomeriggio faremo la conta di chi sta bene e chi meno bene ed in base a quello farò la formazione: c'è chi gioca dall'inizio, come Darmian che ha già fatto due partite piene da 90', e chi non ha rifiatato un attimo, come Sansone: adesso sta iniziando a pagare il lavoro di preparazione, al quale non era particolarmente abituato, e soprattutto il ruolo, non suo. Il fraseggio o certi movimenti non erano nelle sue caratteristiche, ma si è buttato anima e corpo da subito, ha sempre giocato e adesso ha bisogno di recuperare un po' di energie fisiche e nervose''.

Se il primo esame di Brighi - contro il Novara - è stato positivo ed il recupero di Verdi può far sorridere, l'infermeria è sempre un tema caldo in casa granata, soprattutto se l'indisponibile si chiama Mario Santana: ''Guardatelo - spiega il tecnico indicando il giocatore che sta giusto passando in velocità sotto la tribuna - sta correndo così da un mese: è un giocatore che si è calato alla perfezione in questo gruppo ed ha una voglia di giocare mostruosa. Purtroppo per tutta questa prima fase di ritiro non ce l'ho mai avuto, spero almeno di poterci lavorare assieme a Mondovì''.

Il buon umore però non si toglie facilmente dal volto del tecnico e così, se da un lato il rimando è sempre per la partita "il Getafe è una buona squadra, finalmente sarà una bella prova per vedere chi siamo'', dall'altro arriva un retroscena: ''L'unica volto di tutto questo ritiro in cui ho fatto un allenamento a porte chiuse - racconta - sono arrivati tre pullman di tifosi per vedere la squadra: i ragazzi stavano rientrando negli spogliatoi quando ci hanno chiesto di farli entrare, così seppur stremati siamo tornati in campo per fare 40' di partitella. Non avevo in programma di farla, ma davanti a così tante gente non si poteva fare diversamente''.