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Un Torino che può essere finalmente bello

Franco Lerda è un uomo pacato, che di norma parla a bassa voce e che ieri l'ha fatto con appena un filo, essendosi sgolato per 120 minuti per far meglio intendere ai suoi cosa fare in questa prima uscita ufficiale. Sempre...

Redazione Toro News

"Franco Lerda è un uomo pacato, che di norma parla a bassa voce e che ieri l'ha fatto con appena un filo, essendosi sgolato per 120 minuti per far meglio intendere ai suoi cosa fare in questa prima uscita ufficiale. Sempre cortese, guarda negli occhi i suoi interlocutori cercando di essere esaustivo nel rispondere alle domande che gli vengono poste. E, proprio perché non spreca parole, è dotato di una schiettezza rara in ogni ambito umano e tanto più nel mondo del calcio.Così, ieri sera, prima di salutare i giornalisti presenti nella pancia dell'Olimpico ad attenderlo, ha pronunciato -a bassa voce- poche parole inequivocabili: "Abbiamo bisogno", ha detto Lerda, "di interventi in ogni reparto". E quando gli è stato chiesto ulteriormente dove ci fosse maggior necessità, ha ribadito, fermo: "In ogni reparto".L'allenatore ha ripetuto con altre parole ed altri toni l'invito rivolto dalla Maratona alla proprietà già durante la partita: "Urbano, tira fuori il grano", cantavano i tifosi (tra le altre cose), e ognuno secondo i canovacci appropriati, dall'allenatore al pubblico pagante, avanzava la stessa richiesta.A Gennaio, fu ritenuta suicida la scelta di non investire dove richiesto dal tecnico, ed il mancato investimento per una seconda punta si è tradotto poi in una perdita ben più grande per la mancata promozione in Serie A; pur consci della difficoltà del momento, è questo semplice ragionamento (ossia, che il gioco vale la candela) che dovrebbe comunque spingere la società all'ultimo sforzo. Anche perché il resto, grazie al buon lavoro fatto, c'é: una base di giocatori ottimi, che in certi singoli raggiunge l'eccellenza (per la Serie B: pensiamo rapidamente ad Ogbonna, Obodo, Stevanovic e tanti altri), uno spogliatoio unito, una dirigenza attiva.Ed un allenatore che ha un'idea di gioco. Questa era l'espressione più ricorrente nei commenti degli spettatori, ieri, nel dopopartita. La palla è rimasta sempre a terra, fino ai supplementari compresi, e la corsa non è mancata, per essere a metà Agosto; nessuna nostalgia per i lanci dalla difesa di Loria. Molti meccanismi andranno perfezionati, e soprattutto diversi elementi ancora mancano, ad una settimana esatta dal campionato; ma quest'"idea" vista ieri in campo all'Olimpico è già più di quanto il Toro abbia avuto nella sua storia recente.

(foto M.Dreosti)