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Una B da autentici protagonisti

di Gianluca Sacchetto
Dopo aver delineato la politica adottata dalla dirigenza granata del 1959, per affrontare il campionato di serie B successivo alla retrocessione, ora ci spostiamo a tempi più...

Redazione Toro News

"di Gianluca SacchettoDopo aver delineato la politica adottata dalla dirigenza granata del 1959, per affrontare il campionato di serie B successivo alla retrocessione, ora ci spostiamo a tempi più recenti, raccontandovi cosa fece la società nel 1989. Vent’anni sono passati da quella data ma, dando uno sguardo approfondito, le decisioni prese da Borsano e soci sono incredibilmente attuali.

"La strada che si scelse fu, infatti, quella della continuità, del modello Parma e Livorno tanto per intenderci. Con la conferma quasi integrale della rosa colpevole della retrocessione, ad esclusione della cessione di qualche elemento per ovvi motivi economici.

"La promessa di Borsano di mantenere in gran parte l’organico della serie A fu fatta all’indomani della trasferta di Lecce che, insieme alla finale di Amsterdam, rimane uno dei momenti più tristi della recente storia granata, e venne mantenuta quasi in toto. Il solo Fuser, tra i giocatori di maggior spicco, venne ceduto. Mentre rimasero in cadetteria tutti gli altri big: Ezio Rossi, Cravero, Marchegiani, ritornò Lentini dopo l’esperienza in prestito.

"A loro si aggiunsero altre pedine importanti, quali Policano, Mussi, Pacione. Oltre ad una nutrita schiera di giocatori provenienti dal vivaio, al tempo ancora uno dei migliori a livello nazionale. Da Dino Baggio a Carbone, passando per Sordo e Venturin. Una squadra quasi sprecata per la cadetteria, che infatti si aggiudicò il campionato a mani basse e diede spettacolo anche l’anno successivo in serie A, ottenendo un fantastico quinto posto finale. Creare una formazione così competitiva già in cadetteria ha certamente i suoi costi, ma a ciò si contrappongono benefici ancora più alti, a medio-lungo termine. Il Toro di oggi dovrebbe prendere spunto, ora che la retrocessione permette di riprogrammare il tutto nei minimi particolari.