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Una partita da TORO

di Flavio Bacile

Non siamo ancora salvi, una considerazione certamente banale, ma che dobbiamo ben tener presente per affrontare la sfida di Livorno nel modo giusto, con la giusta carica e concentrazione, senza...

Redazione Toro News

di Flavio Bacile

Non siamo ancora salvi, una considerazione certamente banale, ma che dobbiamo ben tener presente per affrontare la sfida di Livorno nel modo giusto, con la giusta carica e concentrazione, senza cioè pensare che tutto sia già stato fatto. Questo deve essere stato per GDB l'impegno più gravoso durante tutta la settimana, non ci sono dubbi, visto che la vittoria interna contro il Napoli ha portato nell'ambiente, tifoseria in primis, una sorta di sbornia emotiva, che può essere naturale dopo un lungo letargo "passionale", ma pericolosissima per i sottintesi che si porta dietro.Il dialogo continuo del tecnico con i vari giocatori, delle vere e proprie confessioni individuali, il confronto sereno con i tifosi dopo l'allenamento, il richiamo incessante all'intelligenza ed alla concretezza, la saggezza nell'affrontare cautamente argomenti onestamente prematuri, mettono in evidenza lo sforzo dell'allenatore atto a compattare tutto l'ambiente verso l'unico obiettivo ora possibile. La salvezza passa da Livorno, e quella contro gli amaranto rischia d'essere la partita più complicata dell'anno. Per certi versi ancora più complicata di quella contro il Napoli, dove l'unico obiettivo erano i tre punti. Perché troveremo una squadra che davanti al proprio pubblico, cercherà di dimostrare in novanta minuti, tutto quello che per varie vicissitudini non è riuscita ad esprimere per gran parte della stagione. Una partita vera, la più importante e difficile della stagione, giusto per riprendere la parole del nostro tecnico, con il Livorno che non ha nessuna intenzione di offrirsi come vittima sacrificale, ed il Toro che non solo, non deve sbagliare l'approccio alla partita ma che deve essere bravo, anzi bravissimo a non cadere nei vari tranelli che l'incontro propone. E di trabocchetti questa partita ne offre anche troppi e tutti in un unico senso, non bisogna essere un fine psicologo per capirne senso e spessore, ma bisogna avere l'intelligenza di un buon analista per evitarne essenza ed avversità. In sostanza, capire che il Livorno non ha più nulla da perdere, e che farà di tutto per trascinarci nel suo stesso dramma (sportivo), è un buon inizio per centrare il traguardo.Una partita vera, per un Toro che deve essere vero, cinico e spietato.Come avevo già detto, abbiamo la fortuna di essere arbitri del proprio destino, senza dover attendere, e non è mai una dolce attesa, risultati e regali da altri campi. Uscire dalla sfida contro il Livorno con un risultato positivo è un dovere, non solo per chiudere definitivamente il discorso salvezza, ma per dimostrare di esserci, di essere una squadra che ha testa, gambe e cuore. Questa è una partita per noi che non necessita di ulteriori stimoli o motivazioni, la permanenza nella massima serie e troppo importante per aggiungerci altro, quindi diventa fondamentale non sbagliare l'approccio alla partita. e saper leggere nei novanta minuti i momenti e le situazioni. Non dobbiamo essere troppo carichi schiacciati dalla responsabilità o vogliosi di chiudere la contesa frettolosamente. Un blackout simile a quello che abbiamo avuto contro Parma e Roma sarebbe imperdonabile, non ci possiamo permettere nessuna follia, nemmeno momentanea.Detto questo, aggiungo che ho molta fiducia in questo gruppo, il Toro ha nella sua rosa giocatori di qualità, troppe cose sono girate storte in questa stagione per poter fare una valutazione corretta della rosa... Condivido l'opinione di chi pensa che non sia tutto da buttare, e che voler a tutti i costi rifondare possa essere un errore. Questa società con Cairo alla guida, è ancora giovane, ha bisogno di tempo per essere quella che vogliamo.Di positivo giova ricordare che le partite importanti, quelle che veramente possono cambiare il volto di una stagione, il Toro non le ha mai sbagliate, anche in campi che parevano proibitivi. Sed omnia praeclara tam difficilia, quam rara sunt (Tutte le cose eccellenti sono tanto difficili quanto rare),una massima che sembra scritta per il Toro.Forzando questo concetto, potremmo dire che nelle difficoltà, purtroppo non una rarità per noi, questa società ha sempre trovato l'eccellenza, con prestazioni di carattere e di elevato contenuto tecnico. Questa con il Livorno spero non sfugga a questa regola.Quindi per chiudere, contro il Livorno vale sempre la regola d'oro del calcio:" Palla avanti e pedalare.Questa volta non basta, e forse non è stato mai cosi.

Articolo pubblicato il giorno 9 maggio 2008 dal sito di Alessandro Rosina: http://www.alessandrorosina.it/?a=articolo&id=1503