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Una sosta propizia

Non c’è nulla da nascondere, il Toro è stanco, forse più nella testa, nelle idee, che nelle gambe. La preparazione, come ha sottolineato il mister nelle interviste del dopo gara di Torino-Brescia,...

Redazione Toro News

"Non c’è nulla da nascondere, il Toro è stanco, forse più nella testa, nelle idee, che nelle gambe. La preparazione, come ha sottolineato il mister nelle interviste del dopo gara di Torino-Brescia, è stata fatta durante il campionato e questo ovviamente prima o poi si paga.

"La cosa importante è che, almeno in casa, i giocatori riescono sempre a rimediare allo svantaggio, così è successo nell’anticipo di venerdì, dopo che Strada aveva calciato una punizione maligna alle spalle di Taibi. Due giocatori si sono presi la paternità del pareggio: Longo e De Sousa, con l’ex laziale certo che nessun altro abbia toccato la palla dopo di lui. L’importante, il coro è unanime, è aver recuperato il risultato.

"Il Brescia è stata una delle squadre più in forma incontrate al Delle Alpi, con giocatori di ottimo livello, come Mannini, un giovane di sicurissimo avvenire, un buon portiere come Agliardi, mentre è mancato alla prova contro la squadra del cuore Milanetto, uscito per infortunio dopo pochi minuti di gioco. Una mano importante alla mancata vittoria l’ha data l’arbitro Farina, a prescindere che il Brescia il suo punto l’ha conquistato sul campo e non gli è stato regalato alcunché, certe decisioni arbitrali sono parse molto dubbie.

"Sposiamo volentieri la tesi della società di non discutere mai gli arbitraggi, di accettare tutto quello che decide il fischietto designato, dagli spalti poi è ancora più difficile capire cosa sia successo, un motivo però ci sarà se Farina è uscito con tutto lo stadio che gli inveiva contro.

"Cairo ha capito che come ultimo arrivato in Lega non può fare subito la voce grossa, onde evitare di farsi dei pericolosi nemici, l’importante però è che tali errori “esterni” non diventino una consuetudine e che alla fine non influiscano troppo nella classifica finale.

"Ora il Toro deve voltare pagina ed immergersi già nel clima dell’ultima fatica dell’anno, quella che lo opporrà alla Cremonese reduce da un buon pareggio in trasferta contro la Ternana. Chi fa paura in questo momento è il Catania, vincente contro il Catanzaro, che si trova ora tre punti sopra i granata.

"Sta resuscitando anche l’Atalanta, un punto sopra il Toro dopo la vittoria odierna contro il Pescara, mentre frena il Mantova, che s’è fatto raggiungere proprio nel finale dalla Triestina. A gennaio è quasi certo che arriveranno dai tre ai quattro rinforzi, che saranno tutti mirati e dovranno proprio servire per immettere forze fresche in campo e dare più consistenza alla panchina. Martedì sera De Biasi dovrà arrangiarsi in avanti con Fantini e De Sousa, gli unici attaccanti di ruolo rimasti, anche se il mister granata potrebbe inventarsi un nuovo schieramento, perché no, ad una punta sola.