toro

Vale sempre poco un giudizio d’Agosto

Una vittoria non brillante contro il Casarano, una sconfitta con il Gubbio, un pareggio contro l'Asti. A guardare solo i tabellini delle ultime amichevoli del Torino ci sarebbe di che preoccuparsi; ma a guardare solo i tabellini delle ultime...

Redazione Toro News

Una vittoria non brillante contro il Casarano, una sconfitta con il Gubbio, un pareggio contro l'Asti. A guardare solo i tabellini delle ultime amichevoli del Torino ci sarebbe di che preoccuparsi; ma a guardare solo i tabellini delle ultime amichevoli, si farebbe anche un'operazione priva di senso. Inutile spiegare a chi mastica calcio che le partitelle estive servono all'allenatore per provare e valutare. E, a lui, non importa proprio nulla dell'esito finale.

Provare, ad esempio, le soluzioni d'emergenza. I granata sono falcidiati dalla sfortuna in attacco: del terzetto titolare che dovrebbe accendere il gioco offensivo e la vena di Bianchi (che comunque, anche se non aiutato si aiuta da solo), in queste gare erano fuori tutti e tre. A sinistra, Iunco ko; in mezzo, Stevanovic idem; a destra, si aspetta il mercato (e pure Lazarevic lamentava un affaticamento). Considerando che pure in mezzo al campo la coppia da campionato non c'é stata (Obodo ieri all'esordio, il regista deve ancora arrivare), si può concludere che quello visto ultimamente non è il Toro che ha in mente Lerda. E non solo per il gioco, ma anche strettamente per quanto riguarda i giocatori mandati in campo.

Certo, la difesa invece non ha attenuanti da accampare, se non quella di non avere davanti a sé una linea mediana preparata e collaudata, e quelle generiche legate alla condizione fisica di inizio Agosto. Innegabile, comunque, che tanto in certe occasioni si sia comportata bene, quanto in altre abbia ballato un po'; ma probabllmente, questa sarà una costante del Toro di Lerda, vagamente zemaniano forse, ma dopo anni di gioco asfittico e faticoso ben venga una piccola iniezione di "brivido" e divertimento, parola quest'ulitma dimenticata in casa granata. Meccanismi da oliare e giocatori da ritrovare: il giudizio è rimandato, le premesse per fare del buon calcio, però, ci sono.

(foto M.Dreosti)