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Vecchia guardia al potere

Durante la scorsa settimana da più parti si era levato un consiglio a Zaccheroni per aiutare il Toro a togliersi dal pantano della bassa classifica: ricorrere alla vecchia guardia. Per intenderci meglio, a quel nucleo di giocatori che la...

Federico Floris

Durante la scorsa settimana da più parti si era levato un consiglio a Zaccheroni per aiutare il Toro a togliersi dal pantano della bassa classifica: ricorrere alla vecchia guardia. Per intenderci meglio, a quel nucleo di giocatori che la stagione passata aveva garantito un contributo decisivo nella straordinaria cavalcata verso la massima serie. Zac al fischio d’inizio della delicatissima sfida con la Samp dimostra di aver saggiamente tenuto conto delle impressioni della gente granata e schiera in campo Balestri, Ardito, Lazetic, Rosina e Stellone. Sinora tra i cinque il solo Stellone aveva usufruito del ruolo di titolare con buona continuità.La scelta di tornare all’antico si è dimostrata azzeccata per diversi fattori. Innanzitutto per la grinta mostrata lungo tutto l’incontro dalla squadra, senza cali di tensione. Analizziamo ora più nello specifico la prova dei “vecchi”, partendo da Balestri. Jacopo in questo momento garantisce maggiore continuità di tenuta sulla fascia sinistra rispetto a Pancaro. Rischia molto al 17’ quando Maggio salta più alto di lui e sugli sviluppi dell’azione insacca. Fortunatamente per il Toro secondo Banti il doriano commette fallo.

"Tuttavia Balestri non soffre le discese della coppia Zenoni- Maggio ed anzi propone diversi cross interessanti, soprattutto nel secondo tempo a dimostrazione di una buona condizione atletica.In mezzo al campo, invece, torna a farsi sentire la grinta di Ardito, il quale non si vede molto in fase d’impostazione della manovra ma si fa sentire eccome quando si tratta di spezzare il gioco avversario. Affronta con efficacia la coppia centrale Volpi- Palombo e quando occorre aiuta Balestri sulla sinistra, quando il gioco dei blucerchiati s’allarga sulla fascia. Il trio offensivo schierato dal mister pesca a piene mani dalla rosa granata che ha raggiunto la promozione l’anno scorso: Lazetic e Rosina a supporto di Stellone. Se il primo ha faticato parecchio a trovare la posizione giusta, a metà strada tra il suo ruolo naturale, largo sulla fascia, e là dove lo vorrebbe vedere Zac, ovvero vicino al centravanti, gli altri due sono stati nettamente i migliori in campo. Sin dai primi minuti, infatti, i guizzi e la classe di Rosina e Stellone portano i pericoli più tangibili per la porta di Berti. Nella ripresa al loro fianco Zaccheroni impiega Abbruscato che si rivela decisivo nell’alzare il baricentro della squadra, nell’assistere da vicino Stellone e soprattutto nel conquistare il rigore. Nell’azione che vale i tre punti sono protagonisti proprio i tre attaccanti della vecchia guardia. Prima Stellone indirizza un colpo di testa imperioso che favorisce lo scatto di Elvis, il quale con un movimento da vero attaccante costringe Sala al fallo. Poi Rosina con la freddezza del campioncino mette a sedere l’estremo difensore blucerchiato e regala la vittoria tanto attesa.Ora si tratta di dare continuità sia di prestazioni che di risultati e la grinta, la passione e la qualità che questi elementi della vecchia guardia possono garantire al Toro va sfruttata stabilmente. A cominciare dalla prossima gara contro l’Atalanta.