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Ventola: ‘Siamo in emergenza’

Nel soleggiato pomeriggio torinese il Toro riprende gli allenamenti, nella speranza che anche grazie alla sosta del campionato si possa recuperare qualcuno dei molto effettivi al momento indisponibili. In sala stampa si...

Federico Floris

Nel soleggiato pomeriggio torinese il Toro riprende gli allenamenti, nella speranza che anche grazie alla sosta del campionato si possa recuperare qualcuno dei molto effettivi al momento indisponibili. In sala stampa si è presentato Nicola Ventola, ancora dispiaciuto per l’epilogo della gara con gli etnei ma fiducioso che il Toro, una volta recuperati gli infortunati, possa dire la sua in questo campionato.CATANIA. Dice Ventola: ‘C’è ancora amarezza per come è maturato il pari: eravamo in vantaggio ed in superiorità numerica. Purtroppo non siamo riusciti a chiudere la gara nella seconda parte del primo tempo, quando abbiamo avuto le occasioni migliori. Prepari le partite in un certo modo e poi Rosina è costretto ad uscire dopo 7’… E’ entrato Malonga che è giovane ed ha fatto buone cose ma tatticamente l’avevamo preparata in un altro modo’. In numero 9 granata poi riflette: ‘Dopo l’espulsione di Vargas al 30’ del primo tempo sinceramente pensavo fosse fatta, avevo già quota 15 punti in testa’.EMERGENZA. La sorte che già aveva costretto il Toro a rinunciare a diverse pedine importanti dal primo minuto ha rincarato la dose a partita in corso: ‘Siamo in emergenza, mi metto nei panni del Mister e penso che non siamo mai stati al completo, dall’inizio del campionato ad oggi. Non è facile lavorare così ma non deve diventare una scusa per noi. AMBIZIONI. ‘Siamo realisti e guardiamo la classifica attuale. A Empoli non possiamo permetterci di perdere. Abbiamo 13 punti in graduatoria, all’orizzonte due partite fondamentali ed alla nostra portata. Certo fa rabbia pensare a questa situazione perché la squadra ha le potenzialità per fare bene, dispone di fior di giocatori. Dobbiamo trasformare questa rabbia in speranza perché quando saremo al completo questo Toro si trasformerà in un bel giocattolo’.CARATTERE. Il centravanti pugliese scommette sulla tenuta caratteriale della squadra: ‘Se ci siamo ripresi dopo la batosta del derby, con 7 punti in 3 gare vuol dire che mentalmente non abbiamo problemi. Purtroppo con il Catania nella ripresa abbiamo tirato un po’ i remi in barca invece di allargare il gioco sulle fasce con maggiore costanza’.RENDIMENTO. L’ex attaccante interista è soddisfatto del minutaggio sin qui raccolto ed anzi rimpiange l’assenza di qualche compagno di reparto: ‘Per un mese ho stretto i denti in una condizione fisica non ottimale, quando avrei rifiatato volentieri. Ora è importante recuperare al più presto Rosina, Di Michele e Recoba che per noi sono fondamentali. Poi personalmente è normale sperare di giocare il più possibile’.TRAGEDIA. ‘Come calciatore speravo di giocare domenica. La notizia della morte del ragazzo ci è stata riferita alle due. Era facile entrare nelle testa dei tifosi e capire il loro ragionamento: perché per Raciti si è bloccato il campionato e per Sandri no? Però il fatto si è saputo troppo a ridosso delle partite per sospenderle e poi in certi stadi i tifosi più esagitati si sarebbero presentati anche se non si fosse giocato’.GRUPPI GRANATA. La strada percorsa dai gruppi organizzati della Maratona e della Primavera, ovvero di lasciare vuoto in centro della curva, trova piena sintonia nelle parole di Ventola: ‘Credo che abbiano agito nel modo più bello ed intelligente per ricordare il ragazzo scomparso. Alla violenza non si risponde con altra violenza’.RIMEDI. Questa l'opinione della punta barese: ‘Devono essere promulgate regole ferree e rigorose. Fermare il calcio ora vorrebbe dire danneggiare il 95% delle brave persone che fanno parte di questo mondo. Io ho giocato in Inghilterra ed ho visto che lì le regole ci sono e vengono rispettate eccome. Basti ripensare anche solo al fatto di Dida col Celtic, quel tifoso è stato radiato a vita dallo stadio’.