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Toro, Ventura e i suoi talenti: un mister che valorizza il made in Italy

Da Darmian a Quagliarella, da Immobile a Cerci a Padelli, sono tanti i campioni lanciati in azzurro dal tecnico ligure

Roberto Maccario

"Non solo un grande allenatore, troppo spesso in passato sottovalutato e sorpassato da colleghi meno preparati ma forse più bravi a farsi notare, ma anche uno straordinario valorizzatore di talenti e una fonte di guadagno per le proprie società.

"Questo, in sintesi, il ritratto di Giampiero Ventura, al secolo Mister Libidine, soprannome coniato dai suoi tifosi a Bari quando con i biancorossi raggiunse il record di 50 punti in serie A regalando gol e spettacolo.Sotto la guida del tecnico genovese diversi giovani e meno giovani hanno trovato la loro consacrazione, e grazie al suo lavoro quotidiano hanno conquistato la maglia della Nazionale (che poi l'abbiano mantenuta o persa, è un altro discorso).

"LA COPPIA DIFENSIVA DEL BARI- Rimanendo a Bari, basti pensare alla sua coppia difensiva composta da Leonardo Bonucci e Andrea Ranocchia. Il primo è stato acquistato dalla Juventus nell'estate del 2010, con Conte ha vinto tre scudetti e ormai da anni è in pianta stabile in Nazionale, mentre il secondo è stato scelto dall'Inter, ha disputato una quindicina di partite in maglia azzurra e sarà un perno dell'Italia che verrà.

"I TALENTI DEL TORO- Anche Angelo Ogbonna, sebbene viva, nonostante l'ultima convocazione, un periodo di appannamento, ha trovato l'azzurro grazie a Ventura, e lo ha fatto, cosa più unica che rara, quando ancora giocava col Torino in serie B.Storie di campioni che esplodono e che, stimolati a dovere, tirano fuori le proprie potenzialità, come Darmian, preso dal Toro nell'estate del 2011 con poche presenze tra i professionisti e protagonista di una crescita esponenziale nelle ultime tre stagioni, che lo hanno visto guadagnarsi la convocazione ai mondiali brasiliani (dove per inciso è stato uno dei pochi a salvarsi) e venire riconfermato come titolarissimo anche nell'era Conte.Anche Alessio Cerci, dopo l'esaltante stagione di Pisa in compagnia di Mister Libidine, sembrava essersi perso per strada, prima di ritornare protagonista nel Toro, segnando e facendo segnare gol a raffica, confermandosi come il miglior esterno italiano e andando quindi in Brasile, prima di essere ceduto a peso d'oro all'Atletico Madrid, come a peso d'oro è stato ceduto ai tedeschi del Borussia Dortmund Ciro Immobile, uno che alla vigilia della passata stagione alla Nazionale non ci pensava nemmeno.

"LE ULTIME SORPRESE- A completare il quadro ci sono poi Quagliarella, tornato in azzurro dopo quattro lunghi anni, e soprattutto Daniele Padelli, portiere già con Ventura a Bari e oggetto di inenarrabili critiche all'inizio della passata stagione, quando in pochissimi contavano su di lui e in moltissimi storcevano (per usare un eufemismo) il naso. Ora il numero uno granata appare come uno degli estremi difensori più sicuri e affidabili della serie A. È stato decisivo nelle prime uscite stagionali ed è stato convocato da Conte, uno che non guarda in faccia nessuno ma tiene in considerazione solo il verdetto del campo.

"Ventura non ha il pallino del made in Italy, come dimostra il buon utilizzo di calciatori stranieri, tuttavia, anziché utilizzarne di inutili o di mediocri, concede spazio ai talenti nostrani, regalando loro una vetrina, un'opportunità e, spesso, anche il successo: se facessero tutti così, forse il nostro calcio sarebbe meno in crisi...