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Ventura e Maran a confronto: l’ago della bilancia pende in favore del genovese

Il confronto/ Il tecnico granata può vantare una serie positiva contro il suo collega. D'altro canto Maran ritrova il Toro, che lo ha condannato all'esonero nella passata...

Lorenzo Bonansea

"Come sempre, una partita di calcio va ben al di là del campo da gioco. Rivalità, sfottò goliardici, statistiche, sfide nelle sfide. Tra i tanti motivi di interesse, ce n'è uno molto evidente: la sfida che vede protagonisti i due allenatori, fatta a suon di gesti, urla, tattiche e annotazioni furiose sui taccuini (per chi ne fa uso). Accade così che una squadra meno blasonata possa vincere una sfida sulla carta quasi impossibile, capita di assistere a partite intricate e difficili da sbloccare se non con l'alzata d'ingegno di un grande campione, succede di veder ribaltato in un lampo il risultato di un match grazie ad un innesto azzeccato o ad un cambio di modulo coraggioso. Questo avviene grazie alle scelte e alle manovre dei tecnici (e dei loro assistenti) a bordo campo, veri e propri registi dello spettacolo in scena pochi metri più avanti. Vediamo allora le caratteristiche principali, le differenze e le analogie, di Ventura e Maran.

"VENTURA - Del tecnico granata ormai si è detto e scritto tanto. I suoi pregi sono evidenti, così come i suoi sbagli alle volte sembrano palesi. Ma si sa, errare è umano, e al tecnico granata non si può imputare nulla, se non il merito per i successi ottenuti dal Toro in questi anni. Ventura è sempre riuscito a tirare fuori il massimo dalle rose a sua disposizione, centrando tutti gli obbiettivi e riportando a Torino l'orgoglio di vestire il granata. Questo è avvenuto dopo tanta gavetta. Nel capoluogo piemontese, il tecnico che invece ama i posti di mare, ha trovato il suo habitat naturale offrendo il meglio di sé e tagliando traguardi mai raggiunti in tanti anni di esperienza e di carriera. Mister libidine ha riportato il Toro in Serie A con il suo ormai passato 4-2-4, modulo che ha lasciato il posto al 3-5-2 dell'anno successivo, con il quale i granata hanno riassaporato i tanto sospirati palcoscenici europei. Insomma, tra i pochi insuccessi, soprattutto tante vittorie, non solo sul campo ma anche di gestione. Tantissimi i granata lanciati in Nazionale e “nel calcio che conta” (o forse non più). Tra tante scelte contestate e qualche tattica troppo difensivista, è chiaro che senza Ventura, del Toro oggi probabilmente sarebbe rimasto davvero poco. Dunque, chapeau: questa è la vera libidine.

"MARAN - Il tecnico del Chievo, originario di Trento e classe '63, ha dovuto fare nella sua carriera una discreta gavetta. Partito dalle giovanili del Brescia, non ha dovuto fare il percorso attraverso tutte le serie minori, ma ha stazionato per un buon periodo di tempo in Serie B. Le sue squadre: Cittadella, Brescia, Bari, Triestina, Vicenza e infine l'importante esperienza di Varese, che grazie agli ottimi risultati ottenuti gli ha permesso di sedersi su una panchina di Serie A, per la prima volta in carriera: stiamo parlando del Catania, nel 2012. Durante la prima stagione alle pendici dell'Etna, Maran ha offerto senza dubbio un ottimo spettacolo calcistico, che ha acceso i riflettori attorno al suo ottimo operato. Gli etnei totalizzarono 56 punti: record assoluto nella storia del Catania. La stagione successiva, venute a mancare tantissime pedine importanti, non riuscì a ripetersi e fu esonerato il 20 ottobre. Richiamato il 15 gennaio, verrà poi esonerato una seconda volta il 6 aprile, con la squadra ormai condannata alla retrocessione. Dopo circa sei mesi di inattività, ecco che la sua avventura riparte da Verona, sponda Chievo. Il tecnico ora ha di fronte una sfida importante: portare alla salvezza i gialloblu. Tra i tanti cambi di moduli (la duttilità è uno dei suoi punti di forza), l'unico obbiettivo è quello di ripetere la straordinaria impresa di Catania, magari riproponendo lo stesso gioco che per una stagione intera ha entusiasmato gli appassionati di calcio.

"I precedenti in Serie A tra i due tecnici sono davvero pochi, ma se si guarda in generale l'ago della bilancia pende nettamente in favore di Ventura. Il saldo totale infatti è di cinque vittorie del tecnico granata a fronte dei tre pareggi ed una sola vittoria per Maran. Inoltre, proprio i tre punti conquistati dai granata al Massimino lo scorso anno costarono la panchina all'allora tecnico dei rossazzurri. Ventura e Maran si incrociano un'altra volta: che la tradizione sia di buon auspicio.