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Zaccheroni: ‘Ora non si deve mollare’

Alberto Zaccheroni è pronto per la trasferta di Bergamo, non ostenta particolare entusiasmo dopo la vittoria di domenica, ma è più convinto dei mezzi della sua squadra. Nella conferenza stampa tenuta a...

Redazione Toro News

"Alberto Zaccheroni è pronto per la trasferta di Bergamo, non ostenta particolare entusiasmo dopo la vittoria di domenica, ma è più convinto dei mezzi della sua squadra. Nella conferenza stampa tenuta a metà mattinata, prima dell'allenamento a porte chiuse, ha inizialmente esordito porgendo le sue condoglianze alla famiglia di Marco Filippi, il tifoso mancato domenica in Curva Primavera.

"Mister, dopo la vittoria contro la Sampdoria si è vissuta una settimana migliore?

""Senza dubbio si è lavorato meglio, purtroppo il calcio è rimasto un ambiente conservatore e vige solo la legge della vittoria. La crescita accelerata della squadra passa dalla testa per cui adesso si pensa in positivo, si lavora con maggiore attenzione. Ma non basta un successo, più si vince più si cresce velocemente. Non si deve mollare minimamente".

"Un suo giudizio sull'Atalanta?

""L'anno scorso ha fatto lo stesso campionato del Toro, ha ottenuto la promozione arrivando prima in classifica, hanno un ottimo pubblico che li supporta e riescono a giocare cento minuti ad altissima intensità. Ha costruito la sua classifica attuale tra le mura amiche. E' una squadra lineare ma imprevedibile sotto l'aspetto agonistico, alza i ritmi e riesce a mantenerli alti. Ha una difesa fisica, un centrocampo di qualità sia come corsa che tecnica. Bene l'attacco che sa entrare in tutti gli spazi liberi, bravi nelle ripartenze".

"Non trova però che abbiano una difesa un po' troppo fallosa?

""Il loro reparto arretrato è muscolare, sono capaci a tenere corta la difesa e il centrocampo, proprio in questo frangente recuperano molte palle".

"Mancheranno però quattro titolari. Sulla carta è dunque un'Atalanta più abbordabile?

""Queste assenze contano poco, si sentirà maggiormente la mancanza di Doni, che possiede caratteristiche che non hanno altri suoi compagni. Però non dimentichiamoci che rientreranno Defendi e Carrozzieri. In questo match saranno molto importanti le palle inattive. La difesa bergamasca ricorda un po' quella dell'Inter, molto determinata in area avversaria".

"A questo punto anche il Toro dovrà avere una difesa più cattiva?

""Sì, ma nel senso buono s'intende. La nostra difesa è quella che ha segnato di più in campionato, anche se facciamo un po' fatica ad andare a rete di testa. Ad ogni modo andremo a giocare su un campo difficile, da vera battaglia calcistica. Dobbiamo cercare di giocare con la nostra massima positività abbinata ad una sana determinazione agonistica".

"Giovedì si sono visti tanti gol e un attacco molto vivace.

""Intanto abbiamo incontrato una squadra di categoria inferiore a quelle con cui abbiamo giocato prima. Il gol non l'abbiamo cercato a tutti i costi, ci interessava trovarlo attraverso i riferimenti di squadra. Volevamo arrivare meglio al tiro. Siamo stati più veloci di testa, pensando a maggiori combinazioni e soluzioni. La chiave per migliorarci non è tanto il movimento quanto i tempi di smarcamento. Non dimentichiamoci che l'avversario lascia sempre una soluzione diversa e noi dobbiamo essere bravissimi a cogliere quella che ci può beneficiare. Dobbiamo crescere nell'area di rigore e finalizzare".

"In chiave salvezza, meglio giocare con le pari concorrenti o con le big?

""L'esperienza mi ha insegnato che i punti si possono fare in tutte le situazioni, poi dipende anche dallo stato dell'avversaria nel momento in cui si incontra. Personalmente prediligo pensare di più alla nostra crescita che agli avversari. Ci tengo a precisare che non ho mai fatto promesse di gioco, preferisco garantire l'impegno della squadra".

"La considera una prova del nove quella di domani?

""No. E' un altro incontro che ci serve per cercare di fare punti, far vedere la nostra continuità di crescita".

"Perchè Konan non si è ancora ritagliato il suo spazio?

""E' un buon giocatore munito di corsa e tecnica, quest'ultima espressa anche in velocità. E' un mancino che tende giocare a destra, dove però abbiamo già Rosina, Fiore, Lazetic, tutti che amano partire da destra. Purtroppo ha dovuto anche riprendersi da un infortunio. E' un giovane interessante che però deve abituarsi a giocare a sinistra".

"Music come lo vede?

""Il meglio riesce a darlo sulla destra anche se è cresciuto a sinistra nel modulo 4-4-2. Ama partire e convergere a destra, dove garantisce anche dei buoni cross". (Potrebbe essere uno dei candidati per la partita di Bergamo ndr)

"Lei ha mostrato particolare interesse per il vivaio.

""Purtroppo noi allenatori non sappiamo mai quanto rimaniamo in un club ed è un peccato non avere quasi mai l'opportunità di restarci a lungo, per seminare e raccogliere, come piace a me. Uno dei miei obiettivi è anche quello di seguire la crescita del vivaio. I giovani più interessanti della Primavera? Ce ne sono alcuni più avanti degli altri, come Ogbonna, Schiattarella, Niada, Gorani per citarne qualcuno. Il giovane interessante è però colui che cresce, qualcuno promette bene ma poi si blocca e non riesce ad emergere. Il settore giovanile è anche una priorità della società e di Cairo, per continuare la tradizione del Toro".

"Lei ha portato in passato dei giovani ad esordire in prima squadra?

""Sì, ad Udine ad esempio mi è capitato con Appiah, esordiente in A a soli sedici anni, al Milan ho portato in prima squadra Donadel, per fare qualche nome".

"E' contento di essere il mister del Centenario?

""Sono orgoglioso di essere l'allenatore del Toro. Poi mi hanno affibbiato questa tradizione dei centenari, prima all'Udinese e poi al Milan".