Zampagna, personaggio controcorrente

di Gianluca Sacchetto

Senza Noselli e Masucci, entrambi infortunati, Pioli domani sera lancerà nella mischia dal primo minuto Riccardo Zampagna. Un’occasione importante per l’attaccante nativo di Terni e che in carriera ha già cambiato quattordici squadre, sfiorando ripetutamente anche il Torino. Nelle varie finestre di calciomercato il nome di questo giramondo del pallone è stato, infatti, spessissimo accostato alla società di via Arcivescovado, ma poi alla fine non se ne è fatto mai nulla. La volta che è arrivato più vicino a vestire la maglia granata risale al gennaio 2008, quando l’attaccante ha preferito all’ultimo momento il Vicenza, nonostante la promessa di una maglia da titolare fattagli dal Toro.

Giocatore dal carattere sanguigno, amante del vino e che non sa dire di no ad una sigaretta, Zampagna iniziò la sua carriera da professionista quasi per caso, tanto che nei primi tempi continuò a lavorare part-time montando tende da sole. Dopo tanta gavetta nei campi delle serie minori debuttò in A nel 2004 con il Messina, in una partita con la Roma durante la quale realizzò anche uno splendido gol. Poi nel 2006 il cuore sopravanzò la ragione e l’attaccante scese di categoria per andare a giocare nell’Atalanta, i cui tifosi sono gemellati con quelli della Ternana.

Un anno più tardi l’incrocio pericoloso con il Torino, nella fattispecie con Novellino. Durante la gara disputata allo stadio “Azzurri d’Italia” tra i due ci fu un accesso diverbio, con Zampagna che fu allontanato a fatica. Tanto che anche Cairo all’epoca se la prese, e non poco, per la provocazione perpetrata dall’attaccante. Domani il Toro e Zampagna si ritroveranno di fronte al “Braglia”, dove nella gara di ritorno di campionato la punta del Sassuolo firmò il gol, tanto bello quanto inutile, del definitivo 2-3. Una delle cinque reti segnate in ventisei presenze durante il campionato attuale. Statistiche che tutti i tifosi del Toro si augurano non migliorino.