di Ivana Crocifisso
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Zavagno, da spettatore a titolare
di Ivana Crocifisso
Alla lettura delle formazioni ieri sera, in tanti sono rimasti stupiti dalla presenza di Luciano Zavagno nell’undici titolare. Il terzino sinistro, mai tenuto in considerazione in undici...
Alla lettura delle formazioni ieri sera, in tanti sono rimasti stupiti dalla presenza di Luciano Zavagno nell’undici titolare. Il terzino sinistro, mai tenuto in considerazione in undici giornate di campionato, è stato rispolverato da Lerda in occasione della partita di Coppa Italia con il Bari giocata giovedì scorso. Se in occasione della trasferta in Puglia ci si aspettava il suo impiego al posto di Agostino Garofalo, la presenza dell’argentino con l’Ascoli non era assolutamente prevedibile. Franco Lerda, però, ha saputo stupire tutti, facendo esordire Zavagno in campionato e non perchè Garofalo avesse dei problemi fisici, ma per “scelta tecnica”, come dichiarato dallo stesso allenatore nel dopogara. La prestazione dell’ex Ancona è stata positiva: il giocatore ha difeso con ordine (anche se a dire il vero l’Ascoli ci ha messo del suo), ma si è proposto rare volte in avanti. Quando lo ha fatto, però, si è fatto notare per almeno due precisi cross, che hanno creato scompiglio in area bianconera. L’Ascoli non è da considerarsi banco di prova sufficiente per considerare Zavagno e Garofalo in lotta per una maglia. Quanto dichiarato da Lerda, e cioè che Zavagno si è guadagnato il posto da titolare “grazie alla prestazione con il Bari”, lascia qualche dubbio, soprattutto perché Garofalo fino a questo momento ha dimostrato di meritare il posto, risultando sempre uno dei migliori in campo. Zavagno si è però rivelato una valida alternativa, e non una semplice riserva, e ha potuto dimostrare ieri di non essere un oggetto misterioso. L’argentino potrebbe rivelarsi una pedina importante per questo Toro, in un campionato lungo come la serie B. Lerda potrebbe anche valutare l’ipotesi di far rifiatere, di tanto in tanto, un D’Ambrosio un po’ in calo nell’attuale stagione, e schierare in campo sia Garofalo (magari a destra) che Zavagno.
(Foto M. Dreosti)
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