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Zenga, numero uno in panchina e… in Tv!

di Edoardo Blandino

Da calciatore è stato uno dei migliori portieri di tutti i tempi. Una volta finita la carriera da giocatore, però, Zenga non considerava...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Da calciatore è stato uno dei migliori portieri di tutti i tempi. Una volta finita la carriera da giocatore, però, Zenga non considerava concluso il suo rapporto con il calcio. Lui voleva allenare e dimostrare che era bravo anche fuori dai pali, seduto in panchina. Una volta appesi gli scarpini al chiodo attese invano una chiamata dall’Italia, ma il massimo che offrirono fu un posto al comando del Brera FC Milano, nelle categorie minori. Dopo un contatto con il calcio semiprofessionistico e niente altro, decise di iniziare la sua carriera all’estero. Dall’est Europa arrivarono offerte interessanti e Zenga non si tirò indietro. Le qualità di allenatore c’erano e si intravidero subito: in tre anni conquistò una finale di Coppa nazionale con il Naţional Bucarest, uno scudetto con lo Steaua Bucarest e un altro con la Stella Rossa.

"Gli echi dei suoi successi giungevano costanti in Italia, ma venivano altrettanto costantemente liquidati con un semplice “Bravo, sta facendo bene”, mentre da noi si licenziavano allenatori su allenatori e se ne cercavano altri nuovi nelle serie minori. Ma il vento era destinato a cambiare e Pulvirenti ebbe l’intuizione di riportare in patria l’ex Uomo Ragno fuggito all’estero. In pochi erano pronti a scommettere su Zenga, nonostante avesse già conquistato due scudetti, ma lui stupì tutti, ancora una volta. Alla guida del Catania ottenne una salvezza difficile all’ultima giornata, mentre in questa stagione sta guidando gli etnei ad un campionato tranquillo di centro classifica.

"Zenga è un uomo genuino, che non si tiene le cose dentro e dice ciò che pensa, anche a costo di sembrare antipatico. Non sopporta chi parla alle spalle. Aveva iniziato già da giocatore e continua ora che siede in panchina. Anzi, adesso lo fa addirittura in diretta tv. Celebre è stato il diverbio con Varriale nel dopo partita proprio di Catania-Torino 3-2. In quell’occasione l’allenatore dei siciliani litigò con il conduttore che nelle settimane precedenti lo aveva accusato di essere ingrato alla Rai per “averlo tirato fuori dal dimenticatoio e fatto conoscere come apprezzato opinionista tv”. Il siparietto durò qualche minuto tra un misto di sconcerto e curiosità nei telespettatori, ma mostrò ancora una volta il carattere determinato di Zenga.