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Filadelfia, dall’abbattimento alla rinascita: 2 febbraio 2015, via ai primi lavori

7 – La rinascita del Fila / Gli ultimi 20 anni del tempio granata, passo dopo passo

Redazione Toro News

"Quando ormai è scattato il countdown per l’inaugurazione del Filadelfia, che avverrà per il pubblico il 25 maggio, ripercorriamo gli ultimi 20 anni di (triste) storia del leggendario impianto. Dall’abbattimento alla rinascita, il travagliato percorso verso il “ritorno a casa del Torino”, al Filadelfia.

"Dopo il "dono" di Cairo, il progetto preliminare imprescindibile per poter dare il via al bando dell'appalto integrato di progettazione definitiva ed esecuzione - la partenza ufficiale della gara fu il 4 ottobre 2014 - cominciarono i primi lavori preparatori, che avevano l'obiettivo di rendere il luogo adatto alla costruzione, dato che le condizioni del Filadelfia abbandonato erano disastrose. Attraverso delle gare d'appalto differenti da quelle della costruzione dello stadio, vennero scelte le imprese per effettuare il disboscamento e la bonifica bellica. Oltre a questo, diventò necessario anche trovare una sistemazione per i "Gatti del Filadelfia", che avevano bisogno di trovare una casa alternativa: una colonia felina di circa 40 esemplari selvatici che da tempo albergavano intorno ai ruderi del mitico stadio. Dopo mesi di polemiche e manifestazioni da parte delle associazioni di animalisti, che temevano per la sorte dei felini, ai mici venne trovata una sistemazione a fine novembre 2014, prima provvisoria e poi definitiva all'interno della poco lontana Agenzia delle Dogane di corso Sebastopoli, all'interno della quale è stato in seguito costruito un vero e proprio gattile. "Siamo soddisfatti per la nuova sistemazione intelligente trovata ai mici granata - affermò Cesare Salvadori, presidente della Fondazione Filadelfia -, che in questo modo saranno messi al sicuro dai cantieri dello stadio, e dai lavori di disboscamento e rilevamento dei residui bellici, che inizieranno al più presto".

 foto nuovasocieta.it

"Come da copione, infatti, l'opera del disboscamento cominciò il 2 febbraio del 2015: una data storica, con le prime ruspe in azione all'interno del Filadelfia, per rimuovere i numerosi arbusti incolti cresciuti durante quasi vent'anni di incurie su quello storico terreno. I primissimi lavori all'interno del recinto, importanti non solo a livello simbolico, terminarono appena quindici giorni dopo.

"Iniziò invece il 25 di giugno la bonifica bellica, eseguita dalla ditta Sogelma, aggiudicatasi il relativo appalto tramite la consueta intermediazione di SCR il 27 aprile, l'indomani della vittoria nel derby della Mole dei ragazzi di Ventura. La bonifica è stato descritto uno dei lavori più complicati da effettuare sul campo del Torino: venne anche sospesa il 23 luglio del 2015 (QUI i dettagli) per poi terminare il 7 settembre dello stesso anno. A fine lavori, l'unico reperto ritrovato fu un elmetto da soldato, recuperato sotto il terreno. Poco meno di un anno dopo, però, gli operai del cantiere della ricostruzione porteranno alla luce un proiettile di mortaio, nei pressi del muretto dalla parte di via Spano. Dopo l'allarme immediato, con l'arrivo degli artificieri venne appurato che non si trattava di una bomba pronta a esplodere, ma solo di una parte quasi inoffensiva, che fu poi portata a fatta brillare all'interno di una cava. Quei lavori furono fondamentali per poter cominciare a costruire l'impianto che invece adesso è ultimato. Ormai sono passati circa due anni da quel momento: è servito del tempo, ma lo stadio ora è pronto, e verrà inaugurato proprio domani, 25 maggio 2017.

"LE PRECEDENTI PUNTATE