Per un Torino che punterà deciso all’Europa League, anche obiettivi di mercato di respiro internazionale. In particolare, gli occhi del club granata sono rivolti verso l’Inghilterra, in particolare modo per il centrocampo, reparto in cui il Torino cerca uno o due rinforzi. Se Giannelli Imbula (Stoke City) è un profilo seguito da mesi su cui si continua a lavorare anche in queste settimane, nel mazzo di Petrachi c’è anche Nathaniel Trevor Chalobah. Un nome che probabilmente dice qualcosa agli appassionati di calcio italiani: si tratta del nativo della Sierra Leone, naturalizzato inglese, transitato da Napoli nel 2015/2016, senza lasciare grandi ricordi.
Classe 1994, Chalobah è stato da molti dipinto come un talento straordinario nel corso della sua carriera. Elemento precoce, arriva nella academy del Chelsea nel 2011 e meno di un anno dopo è aggregato in Prima Squadra, tanto da fare parte – senza mettere piede in campo – del gruppo che vinse la Champions League 2011/2012 in finale contro il Bayern a Monaco di Baviera. Dal 2012 in poi, una sfilza di prestiti, tra Championship e Premier League: Watford, Nottingham Forest, Middlesbrough, Burnley, Reading. Nel 2015, come si accennava, il passaggio al Napoli, sempre in prestito: 9 presenze, un gol in Europa League, prima di tornare alla casa madre londinese.

Nel 2016 a Stamford Bridge arriva Antonio Conte: al tecnico italiano, Chalobah non dispiace e decide di tenerlo nel gruppo che poi vincerà la Premier League. A fine stagione, sono dieci le presenze: non male, visto il livello complessivo del roster a disposizione del manager italiano. Poi l’Europeo Under 21, terminato pochi giorni fa, con la sconfitta ai calci di rigore con la Germania in semifinale.
Oggi, Chalobah deve decidere il proprio futuro: la situazione non è delle più facili. Il contratto è in scadenza nel 2018, e Oltremanica raccontano che Conte sia propenso a proporgli un rinnovo, per tenerlo in rosa come alternativa di qualità per un Chelsea che l’anno prossimo tornerà ad affrontare il doppio impegno Campionato – Champions League. Chalobah, però, vuole garanzie di minutaggio: oppure, meglio interrompere il rapporto e cercare un club che punti su di lui in via definitiva. E qui entra in scena il Torino: che potrebbe sfruttare il gradimento del calcio italiano del ragazzo, nonchè il rapporto di grande amicizia che lega Petrachi e Conte. Il ragazzo è un centrocampista di grande duttilità, sa giocare davanti alla difesa o anche interno, buono sia per il centrocampo a due che per quello a tre. Nei prossimi giorni, è atteso il confronto con Antonio Conte: il Torino è alla finestra, Chalobah nel mazzo di carte di Petrachi.
Questo è molto forte ma da ricostruire mentalmente. Gli ultimi due anni non ha fatto benissimo, ma è un po’ il destino di quelli strapagati, che poi subiscono troppo la pressione che ne consegue: stai bene attento Gallo!
Questo però è uno che vedrei molto bene nel centrocampo d l Toro: speriamo bene…
temo anche io gigi . comunque se ogni anno vendi i migliori e li rimpiazzi con parametri zero ogiovani di belle speranza non pui prtedender lo stadio esaurito .
A febbraio il sig. cairo dichiarò che non gli interessava nememno l’ottavo posto ( tanto è vero che ci portò carlao ……………
ora qualcuno pretende lo stadio pieno ? per come si comprta la società (vedi anche caso filadelfia) c’è anche troppa gente che ci va ………..
Mi piace…
…conte vuole belotti…conte molto amico di petrachi..noi cerchiamo chalobah….AHIA…
Ho lo stesso timore …
Anche Belotti era in prospettiva futura,in compenso stiamo sfornando giovani campioni che poi vanno a vincere in altre società.
Che grande soddisfazione per noi tifosi del Toro.
Forse qualcuno non ha capito il mio senso ironico.
… sempre in prospettiva … ma quando iniziamo ?
Magari quando i tifosi riempiranno lo stadio… (e non si parla di uno stadio di 70.000 nè di 40.000 posti)
Certo che se vendi il capitano e tutta la difesa titolare per prendere Rossettini Desilvestri e Carlao, a meno che dopo metà campionato non sei tra i primi 6 come pretendi di riempire lo stadio.
In realtà lo stadio fino a quando ci andavo io come tifoso di maratona : ultimo anno 2011-2012 la media era di 20000 a partita .
In ogni caso ci stanno dicendo tutti che non sono i tifosi allo stadio che fanno la differenza … ma gli introiti tv , il merchandising , gli sponsor , e non ultimi GLI INVESTIMENTI delle proprietà (come stanno per esempio facendo i cinesi del milan e dell’inter ) .
Cosa che NON stà facendo cairo.
Investimento molto interessante. Se non arrivasse un “top” già pronto a centrocampo, questa sarebbe la mia prima scelta.