"“Perché la formula del prestito con obbligo di riscatto per Peres e Makismovic? Ce lo hanno chiesto Roma e Napoli”. Così Gianluca Petrachi, la scorsa settimana, rispondeva in conferenza stampa ad un interrogativo che molti tifosi ed addetti ai lavori si sono posti, dopo aver letto i comunicati ufficiali relativi alla cessioni dei due giocatori. Perché non spingere per incassare subito quei milioni? Perché cedere alle richieste di Roma e soprattutto Napoli, club con cui ci sono stati già diversi “problemi” in sede di trattativa?
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Maksimovic e Peres: quell’obbligo di riscatto che fa gioco al Torino
Il Toro, per l'esercizio di bilancio 2017, ha già le sue plusvalenze. E questo è un dato unico e dall'importanza non secondaria, per continuare a crescere a 360°
"La risposta è semplice: perché anche al Torino, oltreché alla Roma e al Napoli, conveniva eccome questo tipo di operazione, e proprio su una questione di bilancio. Da diversi esercizi a questa parte - e qui su TN vi abbiamo presentato gli ultimi due in maniera completa, approfondita e trasparente - il bilancio granata si basa principalmente sulla monetizzazione oculata delle plusvalenze, e per avere un bilancio sano e virtuoso, occorre che esse siano distribuite in modo equilibrato in tutti gli “esercizi”, ovvero nei vari bilanci annuali.
"Il Torino, nell’esercizio 2015, è riuscito a monetizzare - e poi a reinvestire - con l’affare Darmian, nel 2016 è toccato a Glik, e nel 2017? Nel 2017, le plusvalenze che permetteranno al Torino di presentarsi nuovamente virtuoso in sede di bilancio e soprattutto senza necessità di vendere saranno quelle già concordate, di Maksimovic e Bruno Peres, per un entrata complessiva di quasi 40 milioni. Il Toro, dunque, grazie a questa abile mossa, ha già fatto sì che il suo bilancio 2017 sia “coperto”, e che la società possa reinvestire senza la necessità di vendere altri pezzi pregiati (al netto, ovviamente, di richieste di cessione da parte dei giocatori stessi), ma - per la prima volta - arrivando al mercato estivo (quello del prossimo giugno) con un tesoretto già acquisito di non secondaria importanza.
"Il Toro e Petrachi, dunque, hanno fatto la scelta migliore post-ponendo con l’obbligo di riscatto l’entrate relative a Maksimovic e Bruno Peres: il Torino, infatti, ha già le sue plusvalenze per il 2017, riconfermandosi società capace di fare affari e di crescere, senza indebitarsi, e ogni anno rafforzando il parco giocatori. La dirigenza sta facendo la sua parte, e il prossimo anno ci si potrebbe affacciare al calciomercato con tesoretto da record e senza bisogno di incrementarlo. Ora tocca alla squadra e all’allenatore, dare in campo una conferma della bontà del lavoro svolto in questi anni.
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