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Mandragora: ecco quali erano le vere condizioni dell’obbligo di riscatto

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Nel contratto di prestito era presente un'opzione per l'acquisto a nove milioni di euro

Alberto Giulini

In questo momento il cartellino di Rolando Mandragora è tornato nelle mani della Juventus. I granata hanno deciso di non esercitare il diritto di riscatto fissato a 14 milioni dopo che sono venute meno le condizioni per far scattare un riscatto obbligatorio a 9 milioni di euro.

Due condizioni per l'obbligo

All'interno dell'accordo di prestito di diciotto mesi stipulato a gennaio 2021 - secondo quanto raccolto da Toro News - erano infatti presenti diverse clausole per l'acquisto del giocatore da parte dei granata entro il 17 giugno 2022, tra le quali un obbligo di riscatto subordinato a due condizioni. La prima di queste era la salvezza del Toro, che ha mantenuto la categoria senza alcuna difficoltà nella stagione appena conclusa. La clausola non si è però attivata perché Mandragora non ha raggiunto le venti presenze da titolare in campionato, secondo requisito per far scattare il riscatto obbligatorio a 9 milioni di euro.

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Soltanto 16 presenze

Nel campionato appena concluso il centrocampista ha collezionato solamente 16 presenze da titolare in campionato, quattro in meno di quelle necessarie. Con la trasferta di Bergamo del 27 aprile saltata per febbre, è di fatto venuta meno una delle due condizioni che avrebbe fatto scattare il riscatto obbligatorio. Per il mancato raggiungimento delle venti presenze dal 1' pesa soprattutto l'infortunio al menisco di ottobre: dopo l'operazione Mandragora è stato assente quasi due mesi saltando otto gare.

Trattative ancora in corso

Venuto meno l'obbligo di riscatto a nove milioni, ai granata restava solamente la possibilità di esercitare entro il 17 giugno il diritto di riscatto fissato a 14. Una cifra che il Toro ha ritenuto eccessiva, decidendo quindi di lasciar scadere l'opzione. Questo non significa che Cairo e Vagnati abbiano definitivamente rinunciato a Mandragora, anzi. Ci sono trattative in corso con la Juventus ma c'è ancora distanza tra le parti: i granata offrono circa 8-8,5 milioni di euro a fronte di una richiesta che si aggira sugli 11-12. Serviranno dunque nuovi incontri, ma la pista Mandragora è viva nonostante il mancato riscatto.

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