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Praet e un centrale coi soldi di Bremer: l’idea per il calciomercato del Torino

Praet e un centrale coi soldi di Bremer: l’idea per il calciomercato del Torino - immagine 1
La linea dell'austerity sembra quella scelta

Gianluca Sartori

Un esterno dalla Serie C (Bayeye) a meno di un milione di euro, un’ala di talento ma caduta in disgrazia (Radonjic) per circa due milioni da pagare nel 2023. Questi i primi volti nuovi per il calciomercato del Torino. Se a ciò si aggiunge il mancato affondo per Mandragora, passato alla Fiorentina per poco più di 9 milioni totali (prezzo tutto sommato congruo), si hanno tre indizi che fanno una prova: il budget che ha in mente di investire la società per questo mercato è piuttosto basso, per usare un eufemismo. Sicuramente più basso di altri anni. Ciò non può sorprendere: lo aveva già fatto capire mesi fa il presidente Urbano Cairo, quando il 4 maggio scorso, ricordando i quattro rossi di bilancio consecutivi (“Una volta giocavamo per lo scudetto dei conti, ora lottiamo per non retrocedere”), aveva sottolineato la necessità di “puntare su giovani da valorizzare insieme al mister”. Anche perchè - e non va dimenticato - al conto vanno aggiunti i 7 milioni spesi per il riscatto di Ricci, i 5 del riscatto di Pellegri e il milione del riscatto di Berisha. In tutto sono 13 milioni già investiti entro il 30 giugno. 

Bremer, i soldi della cessione per il calciomercato del Torino

Le esigenze del bilancio hanno la priorità ma sono pur sempre da contemperare con le esigenze tecniche, ancor più se queste sono impersonate da uno Juric che non ha avuto il minimo problema nel dichiarare sul finire della scorsa stagione che questa dovrebbe essere nelle sue intenzioni l’annata per tentare seriamente una qualificazione europea. La chiave di volta per coniugare le due esigenze? La cessione di Gleison Bremer, preannunciata e prevista da quando il difensore ha firmato il rinnovo contrattuale. Con i proventi della sua partenza, che il Torino cercherà legittimamente di massimizzare (si punta ad ottenere 40 milioni di euro), si dovranno individuare i ruoli in cui più c’è bisogno di investire per dei titolari.

Solet e Praet, prime scelte per il calciomercato del Torino

Questi sono probabilmente la difesa, proprio per quanto riguarda il sostituto di Bremer come leader della difesa a tre (Zima e Buongiorno sono bravi, ma preferibili come braccetti) e la trequarti. Oumar Solet e Dennis Praet: attorno a questi due nomi si concentrano attualmente le attenzioni del club granata. Per il difensore centrale francese, il Red Bull Salisburgo parte da circa 15 milioni; per il trequartista belga il Leicester può abbassare il prezzo dell’anno scorso (15 milioni), ma al momento è intenzionato a darlo solo a titolo definitivo, essendo rimasto scottato dal mancato riscatto di quest’anno. Solet e Praet con i soldi di Bremer, più (tante) altre operazioni di contorno, necessariamente votate alla ricerca del miglior rapporto qualità/prezzo o effettuabili in prestito con diritto di riscatto. Sembra ormai essere questa la strada per il calciomercato del Torino: la linea dell’austerity, come la definì Juric un anno fa.

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