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Caso Eriksen, la FIGC pensa a un corso di primo soccorso per i calciatori

COPENHAGEN, DENMARK - JUNE 12: Christian Eriksen of Denmark in action during the UEFA Euro 2020 Championship Group B match between Denmark and Finland on June 12, 2021 in Copenhagen, Denmark. (Photo by Friedemann Vogel - Pool/Getty Images)

Dopo Danimarca-Finlandia la FIGC vuole aumentare il livello di sicurezza all'interno del campo di gioco

Redazione Toro News

Il caso Eriksen ha destabilizzato l'intero mondo del calcio, ricordando ancora una volta quanto sia importante avere, all'interno della struttura di gioco, tutti gli elementi necessari per poter soccorrere i giocatori in caso di infortuni, o addirittura per salvare la vita ai calciatori stessi, come durante Danimarca-Finlandia. Per questa ragione, la FIGC, rappresentata dal Presidente Gravina, come riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, sta pensando di far fare a ogni giocatore professionista un corso di primo soccorso, per poter essere in grado di aiutare i compagni in caso di necessità nell'attesa dell'arrivo dei medici. Durante il corso, i calciatori, imparerebbero a riconoscere un’emergenza sanitaria, come attuare i primi interventi (sia nelle sindromi cerebrali acute sia nelle crisi respiratorie) e addirittura come effettuare una rianimazione cardiopolmonare.

COPENHAGEN, DENMARK - JUNE 12: Players of Denmark stand dejected as Christian Eriksen (Hidden) of Denmark receives medical treatment during the UEFA Euro 2020 Championship Group B match between Denmark and Finland on June 12, 2021 in Copenhagen, Denmark. (Photo by Friedemann Vogel - Pool/Getty Images)

Queste le parole di Gravina a Skysport: "Credo sia giusto mettere a disposizione le nostre strutture scientifiche e i nostri medici affinché tutti gli atleti in campo, i tecnici e gli addetti ai lavori possano avere conoscenze elementari di qualcosa che si deve fare in momenti così drammatici. La speranza è che si possano verificare sempre più raramente, ma dobbiamo, a prescindere dagli approfondimenti legati alla scienza e alla ricerca, trovare le cause a queste malattie. Abbiamo l'obbligo di incentivare il fattore della conoscenza e della formazione di coloro che sono in quel momento in campo. Inizieremo prestissimo. La nostra commissione federale sta già lavorando e faremo una sorta di protocollo da mettere a disposizione di tutte le società professionistiche e dilettantistiche una disponibilità di formazione che noi renderemo obbligatoria".