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Juventus, il centrocampo senza chiare gerarchie. E Rabiot non è ancora al top

Juventus, il centrocampo senza chiare gerarchie. E Rabiot non è ancora al top - immagine 1
Il centrocampo della Juve vanta giovani talenti misti ad esperienza, il migliore resta Adrien Rabiot, che nella passata stagione si è rivelato un giocatore brillante
Alberto Girardi

Nel prossimo match di Serie A il Torino incontrerà la sua rivale di sempre: la Juventus. Sabato alle ore 18:00 è infatti in programma il derby della Mole allo Juventus Stadium. I bianconeri sono una squadra a cui servono poche presentazioni, soprattutto in vista di un match come questo. E' infatti dal 9 aprile 1995, che a prescindere da qualsiasi stato di forma o fattore possibile, il Torino non vince in casa della Juve. Per riuscire a invertire questo trend negativo il Torino dovrà tenere in mano il pallino del gioco e dovrà farlo proprio a partire dal suo centrocampo, che nonostante le ultime prestazioni poco convincenti ha tutte le carte in tavola per riuscirci. Ma non sarà facile vista la grande tecnica e la velocità del centrocampo bianconero.

Rabiot e Locatelli sono gli inamovibili di Allegri

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Se è vero che Allegri cambia spesso la formazione titolare e le gerarchie non sempre sono chiare, così non si può dire per il centrocampo. Da inizio stagione dei 3 centrocampisti 2 sono partiti titolari in 7 gare su 7: Rabiot e Locatelli e il terzo posto è sempre stato conteso tra Fagioli e Miretti. Per quanto riguarda la stagione in corso però bisogna evidenziare che Rabiot non è ancora riuscito ad ingranare a pieno e per ora il francese non sembra quello della scorsa stagione, in cui ha totalizzato 8 gol e 3 assist in Serie A. Nonostante ciò rimane un grandissimo interprete nel suo ruolo e riesce spesso a rendersi pericoloso, lo dimostra anche il fatto che proprio nell'ultimo derby in casa Juve aveva timbrato il cartellino. Per quanto riguarda Locatelli -  a segno contro il Toro nel derby casalingo della stagione 2021/2022 - si può dire che sia un giocatore dal grande potenziale, ma che alla Juventus non sempre ha reso come sperato, spesso si è dimostrato sottotono, lo evidenziano anche i numeri della passata stagione: 0 gol e 1 solo assist in Serie A. a completare i 3 di centrocampo ci sono poi Fagioli e Miretti, Allegri ha spesso alternato i due e anche quest'anno sembra voler seguire questa linea. Si tratta di due giovani di grande talento e prospettiva, che hanno in fretta convinto a suon di buone prestazioni. Sugli esterni invece il tecnico bianconero sembra confermare sempre di più la coppia Mckennie-Cambiaso, lo statunitense sta sfornando ottime prestazioni e il giovane esterno ex Genoa sembra un profilo davvero interessante e con grande margine di miglioramento. Parte dietro nelle gerarchie Kostic, che l'anno scorso si era dimostrato fondamentale per Allegri e si è visto poco anche il nuovo arrivato Weah, per Iling-Junior invece quasi sempre panchina in questa stagione.


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