Lazio, Sarri ha conquistato la fiducia del club: alla squadra chiede maturità

Il primo tecnico a mettere piede all'Olimpico Grande Torino da avversario sarà Maurizio Sarri. Il tecnico livornese ha trovato nella Lazio la sfida duratura che non era riuscito a crearsi alla Juventus e, dopo aver convinto la società - è arrivato infatti il rinnovo fino al 2025 - punta a mettere in campo una Lazio più convincente rispetto a quella vista nell'ultimo confronto torinese, riagguantato dai biancocelesti nel finale con un rigore.

Sarri, al via la seconda stagione sulla panchina biancoceleste

Per Sarri questa sarà la stagione della maturità. Il tecnico biancoceleste ha abbracciato la causa della Lazio nell'estate del 2021, con l'obiettivo di portare il Sarrismo a Roma. Ci è voluto del tempo affinché la squadra si abituasse alla nuova guida, ma il progetto ha preso forma e si consolidato nel tempo, con la Lazio che ha chiuso la stagione al quinto posto. Sarri ha confermato le proprie idee di gioco, adattandole alla rosa. Si è visto un calcio molto offensivo, improntato sul lavoro degli esterni e sul dialogo con la prima punta Immobile, valso ben 77 gol (solo l'Inter ne ha segnati di più). Allo stesso tempo, spazio anche al fraseggio e al possesso palla. Neo invece la gestione della fase difensiva, lacunosa e in più occasioni approssimativa (58 reti subite).

Mentalità e potenziale: così Sarri vuole la sua Lazio

Ora Sarri vuole aprire una nuova pagina. Stesso gioco, più consapevolezza e maturità. "Nessuno di noi penso possa sapere il nostro potenziale" ha spiegato il tecnico prima dell'esordio contro il Bologna "Secondo me lo abbiamo, a patto che diventiamo una squadra vera. Se riusciamo a creare questo tipo di mentalità forse riusciremo a fare qualcosa di importante". La partita si è rivelata poi più ostica del previsto e ha messo in luce una Lazio in chiaroscuro. Ulteriore motivo che porterà Sarri a pretendere molto di più contro il Torino.