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Serie A, il Consiglio di Lega modifica il protocollo anti-Covid all’unanimità: ecco tutte le novità

Silvio Luciani

Campionato / La Serie A (con colpevole ritardo) si uniforma alla normativa UEFA dopo il caso Genoa

"Il Covid-19, sfortunatamente, è tornato di grande attualità in queste prime settimane di Serie A 2020/2021. Il caso Genoa (15 positivi all'interno del gruppo squadra) ha mobilitato la governance e gli esperti affinché venisse modificato il protocollo anti-Covid, che non era uniforme rispetto alla normativa adottata dall'UEFA e dalla maggior parte dei campionati europei. Nel Consiglio straordinario di Lega convocato nella giornata di ieri si è deciso di rinviare Genoa-Torino (in programma sabato 3 ottobre alle diciotto) ma soprattutto di rimediare alla più grande falla del protocollo, proprio per riempire un vuoto normativo troppo grande.

"VUOTO NORMATIVO - Le norme in materia di prevenzione della Lega Serie A, a differenza dei protocolli europei, non prevedevano un numero massimo di giocatori positivi tale da permettere il rinvio dell'incontro e - ancor più grave - non stabilivano un piano d'azione in casi estremi come quelli del Genoa. In che modo? Il Consiglio ha stabilito all'unanimità (compreso il Presidente della Federazione Medici Sportivi, Casasco) che verranno adottate per tutto il corso della stagione la formule già utilizzate dall'UEFA.

"COSA CAMBIA? - Cosa cambierà, quindi, da oggi in poi nella gestione di situazioni come quella di Genoa-Torino? Anche una squadra con giocatori contagiati dovrà disputare la partita se ha 13 giocatori disponibili (di cui un portiere) all'interno della lista della prima squadra. Qualora non ci fossero (sarebbe il caso del Genoa) la società subirebbe una sconfitta per 0-3 a tavolino. È prevista un'eccezione a tale norma, una sorta di bonus nell'eventualità in cui ci siano più di dieci giocatori contagiati nell'arco di una settimana (dato che testimonierebbe un focolaio in atto che potrebbe coinvolgere anche la squadra avversaria, vedi Genoa). In tal caso la società in questione ha diritto, per una sola volta nell'arco del campionato, a chiedere il rinvio della sua prima gara in calendario.