campionato

Tommasi: “Ho scritto a Conte, stop al calcio”. E Balotelli: “Fermate il campionato”

Le voci / Nel decreto di Conte il calcio può andare avanti a porte chiuse, ma tra i calciatori si allarga il partito di chi non vuol giocare

Luca Sardo

Il decreto Conte che dà una stretta sulla Lombardia e su altre 14 province: spostamenti limitati nelle zone d’Italia più colpite da Coronavirus. Ma sono state prese misure drastiche per limitare le occasioni di contatto tra persone valide per tutta Italia. Lo sport professionistico, però, per il governo può andare avanti seppur a porte chiuse, Serie A in primis, che quest’oggi vedrà completarsi la settima giornata di ritorno. Tuttavia, tra i calciatori cresce il partito di chi vorrebbe fermarsi. Dopo le dichiarazioni rilasciate ieri all'ANSA Damiano Tommasi(QUI i dettagli), il presidente dell'Associazione Calciatori torna nuovamente sull'argomento coronavirus che sta destabilizzando tutto il Paese in queste ultime settimane, facendo una proposta ai vertici della Lega Serie A: "Fermiamo il campionato!! Serve altro? Stop football!" ha scritto ieri sera sul suo profilo Twitter.

BALOTELLI - Damiano Tommasi ha subito trovato l'appoggio di alcuni calciatori come Mario Balotelli, che ieri sera ha risposto ad alcuni utenti tra le sue Instagram stories scrivendo: "La penso esattamente come Tommasi al 100%. I soldi non valgono la salute. Svegliamoci. Amo il calcio più di voi - continua l'attaccante del Brescia -, ma giocare vuol dire viaggiare in pullman, treno, aereo, dormire in hotel, entrare comunque in contatto con altre persone al di fuori della tua società lavorativa”. Dure le parole dell'ex giocatore di Milan e Inter, che testimoniano un sentimento sicuramente diffuso tra gli atleti: “Già non vedo i miei figli per questo maledetto coronavirus, perché come sapete non vivono in Lombardia e già è snervante e triste per me. Di sicuro non vorrei mai che in più mia madre, con la quale mangio quasi tutti i giorni, (rimanesse contagiata). Per cosa? Per far divertire qualcun altro? O per non far perdere soldi? Ma dai, non scherzate!”.

LA PROPOSTA - Tommasi, intanto, stamattina è tornato sull'argomento: "Ho scritto a Giuseppe Conte, Vincenzo Spadafora, Giovanni Malagò. Gabriele Gravina, Paolo Dal Pino, Mauro Balata e Francesco Ghirelli. Fermare il calcio è l'atto più utile al Paese in questo momento. Le squadre da tifare stanno giocando nei nostri ospedali, nei luoghi d'emergenza", ha scritto questa mattina il presidente dell'Associazione Calciatori Damiano Tommasi sul suo profilo Twitter. Ora vedremo se arriverà una risposta dai vertici della Lega, con la Serie A che intanto tra oggi e domani propone sei partite a porte chiuse.