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Il Granata della Porta Accanto

Finalmente è un Buongiorno anche per il Toro

Lecce Torino Buongiorno
Torna un nuovo appuntamento con "Il Granata della Porta Accanto", la rubrica di Alessandro Costantino: "La partita di Lecce ha detto che sono i Buongiorno che ti tirano fuori dai guai e che sono i Buongiorno quello che i tifosi vogliono vedere..."

Quando le cose non girano per il verso giusto perché tanti sono gli elementi che contribuiscono a creare una situazione negativa, non c'è una bacchetta magica che aggiusta tutto, ma ci sono episodi positivi che possono generare una svolta di lungo periodo. Il gol di Buongiorno, decisivo per tornare da Lecce con tre preziosissimi punti, è quel tipo di episodio ascrivibile alla categoria "svolta" ed è quello che serviva al Toro per riprendere fiato dopo essere stato sommerso da critiche, giuste, occorre ammetterlo, per il tenore delle ultime prestazioni e per gli scricchiolii di una classifica piuttosto deludente. È un caso che a firmare questa svolta sia stato Alessandro Buongiorno, capitano del Toro ed unico canterano vero di tutta la rosa? (sebbene in Salento fosse partito titolare anche Gineitis, formalmente prodotto della Primavera granata, ma in realtà giunto attraverso lo scouting senza aver fatto tutta la trafila delle giovanili). No, non è un caso. Si sa che nel calcio, del resto spesso come nella vita, il fattore C ha una certa importanza, visto che c'è gente come Arrigo Sacchi che quasi ci vinceva un Mondiale a botte di fortuna, ma quando il gioco si fa duro e la palla scotta, solo chi ha certe qualità caratteriali e morali riesce a dare quel qualcosa in più per invertire la rotta e Buongiorno queste caratteristiche le ha tutte. Che abbia fatto gol è un di più, la ciliegina sulla torta di una prestazione in campo che ha dato sicurezza alla retroguardia e tolto tranquillità e fiducia agli attaccanti avversari.

Dopo le turbolenti ultime settimane è finalmente un Buongiorno per il Toro oggi e gli uomini di Juric si possono godere una vittoria preziosissima che aggiusta la classifica e permette di lavorare con più serenità. Perché di lavoro ce n'è da fare, sia di squadra che di crescita dei singoli: guai a pensare che la vittoria contro i giallorossi di D'Aversa abbia risolto tutti i problemi! Ancora troppi giocatori sono sotto i propri standard. Male Lazaro che ha sì buona tecnica ma gioca senza quel "fanatismo" di cui parlava Juric, quella fame che ti permette di essere un giocatore migliore di quello che sei. Maluccio anche Pellegri, sebbene la notizia è che ha giocato due partite consecutive senza patire infortuni. Su di lui e sul perché un talento come il suo stia ancora aspettando di sbocciare definitivamente ho una teoria: credo che con la testa il ragazzo sia rimasto all'età di 15 anni, quando era probabilmente tra i cinque 2001 più forti al mondo e giocava già con i "grandi". È passata una vita da allora e pur essendo considerato un predestinato il giocatore non riesce a mentalizzarsi e a capire che deve farsi il mazzo per stare a questo livello perché se madre natura gli ha dato talento e fisico dall'altro gli ha dato anche una certa fragilità che può combattere solo allenandosi con la testa giusta e la voglia di migliorarsi quotidianamente. Finché non gli scatterà questo click nel cervello rimarrà un mezzo giocatore con atteggiamenti supponenti e polemici in campo che distolgono le sue energie nervose dalla giusta intensità mentale che dovrebbe sempre mettere sul rettangolo verde.

Alla fine quello che ha messo in campo Juric a Lecce è un Toro operaio: Linetty, Gineitis, Vojvoda preferiti a Ilic, Radonjic, Seck. È chiaro che la qualità serve come l'ossigeno a questa squadra, ma se la qualità non è legata al duro lavoro e ad uno spirito di sacrificio per i compagni i risultati non arrivano. Certo gli infortuni hanno condizionato non poco le dinamiche di squadra, ma la partita di ieri ha detto una cosa fondamentale: sono i Buongiorno che ti tirano fuori dai guai ed è da lì che si deve ripartire. E sono i Buongiorno quello che i tifosi vogliono vedere, cioè un mix di DNA granata, cattiveria agonistica, senso di appartenenza e ovviamente qualità tecniche. Il match winner di Lecce l'ha detto anche nel post partita: "Il campionato del Toro comincia oggi". È un Buongiorno a Torino, speriamo si continui davvero così.

Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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