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Il granata della porta accanto

Toro, quegli 80 minuti da campioni…

Toro, quegli 80 minuti da campioni… - immagine 1

La partita con la Lazio è stata la perfetta sintesi del Torino di quest'anno

Alessandro Costantino

Dovremmo fare come il mitico presidente del Catania anni Ottanta, Massimino che alla domanda cosa mancasse alla squadra si sentì rispondere "l'amalgama" e non esitò a ordinare al suo ds di comprarla al calciomercato: ecco, a noi tifosi del Toro se ci chiedessero cosa manca al Toro diremmo "partite di 80 minuti" e dovremmo chiedere a Cairo che si batta in Lega affinché il regolamento venga cambiato e le partite durino di meno.

In effetti, il rendimento del Toro di Juric fino al 75'/80' credo sia da Champions considerando che solo nei recuperi extra novantesimo abbiamo perso 8 punti e nell'unica volta in cui avevamo recuperato noi un risultato in zona Cesarini il var ha annullato il gol di Belotti per fuorigioco passivo di un alluce di Pobega…

Ormai la stagione è finita per questo Toro: i 40 punti sono stati fatti e anche le prestazioni da applausi superano di gran lunga quelle da fischi. Le ultime partite ci diranno se alcuni giocatori giovani potranno essere l'ossatura del Toro di domani. Zima, Ricci, Pellegri devono dimostrare di poter essere validi concorrenti per una maglia da titolare nel Toro della prossima stagione: la lunga pausa per il Mondiale in Qatar spariglierà i valori espressi nei primi mesi di campionato, di fatto, spezzando in due tornei distinti la prossima serie A: questo può essere un bene se alcune cose non dovessero funzionare dall'inizio della stagione e un male se, al contrario, un buon ritmo di gioco e punti verrà interrotto a fine novembre per la rassegna iridata nell'emirato arabo. La rosa dovrà essere profonda e omogenea perché l'apporto di tutti, al netto di infortuni e cali di rendimento e di forma, sarà ancora più importante che negli anni precedenti.

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Ad ogni modo, il Toro visto a Roma è stato la sintesi del Toro di quest'anno: per fortuna molto diverso dal Toro delle ultime due stagioni, ma con ancora delle tare mentali che gli impediscono di fare il salto di qualità.

Vagnati sarà chiamato a dimostrare di valere più di quanto ciò che ha fatto finora racconta di lui: lo aspetta un'estate da equilibrista tra riscatti onerosi, cessioni di lusso e conigli dal cilindro che necessariamente dovrà tirare fuori per portare alta qualità in rosa a basso costo. E soprattutto vedremo qual è la vera intesa con Juric, giacché non sempre i due sono sembrati essere sulla stessa lunghezza d'onda. Dopo aver tolto a noi tifosi l'ansia da salvezza all'ultima giornata, spero che l'anno prossimo ci tolgano (in bene, ovviamente) l'ansia da tempo di recupero nelle partite: l'anno scorso (e quello prima) abbiamo rischiato le coronarie, quest'anno ci siamo fatti un fegato così per tutte le beffe in extremis. Possibile che nel Torino nessuno abbia a cuore la salute di noi tifosi???

Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.

Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo.

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