La scossa granata

Ancora Toro solidale. Che spreco e che lacune. E ora il Milan

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Torna un nuovo appuntamento con ”La scossa granata”, la rubrica a cura di Michelangelo Suigo

Michelangelo Suigo

Altri 2 punti buttati. Gran 1° tempo ma troppi goal sprecati. Due pali complessivi e il portiere della Salernitana, Ochoa, migliore in campo. Primi 20' del 2° tempo molli, clamoroso errore di Vojvoda (poi sostituito) sul pareggio. Avremmo dovuto (potuto) fare 6 punti nelle prime 2 partite del 2023, invece ci ritroviamo con il magro bottino di appena 2 punti. Un altro regalo, che spreco. Si potrebbe chiudere con questo tweet l'articolo di oggi.

Già, perchè il Toro a Salerno ha letteralmente dominato nel primo tempo, riuscendo tuttavia a segnare solo un goal, peraltro bellissimo, di Sanabria in tuffo di testa. Ma gli 11 di Juric sono rientrati in campo nella ripresa (dopo ben 25' di stop, causa VAR non funzionante) scarichi, forse appagati, e, complice lo svarione dell'esterno kosovaro, sono stati immediatamente raggiunti da una rete in contropiede (!) di Vilhena, al primo tiro in porta dei campani. Sicuramente il cambio di modulo della squadra di Nicola, con l'ingresso della terza punta Piatek, e il goal repentino hanno stravolto l'inerzia della partita, ma sono risultati evidenti i limiti di personalità, e anche di qualità, dei ragazzi di Juric, incapaci di chiudere nel primo tempo una partita che andava stravinta nei primi 45'. I granata, è giusto ricordarlo, si sono risvegliati sul finire, cogliendo il secondo, clamoroso, palo con un sinistro di Rodriguez e con un'altra super occasione di Miranchuk, sventata dal solito, strepitoso, Ochoa. Il portiere messicano ha maturato uno score pazzesco contro il Torino: 7/7 parate su tiri da dentro l'area, in quattro di queste occasioni ha decisamente salvato il risultato, ed è stato aiutato anche dalla fortuna quando Schuurs, di testa su calcio d'angolo, ha colpito sicuro verso la porta e Ochoa, immobile, ha osservato la palla battere sulla base del palo. A guardare il tabellino verrebbe da impallidire: 61% di possesso palla, 19 occasioni, 7 tiri in porta, due pali. Sicuramente il Toro meritava ben altro. Anche se la sensazione che abbiamo avuto è che le parole di Juric riflettano purtroppo la realtá dello spogliatoio: se non ci sono obiettivi, è quasi impossibile che ci sia anche solo l'ambizione da parte della squadra a scalare la classifica. Le parole del mister Juric pre Salernitana Torino, peraltro deja vu rispetto a quanto detto contro il Verona, sono state lapidarie: "Io percepisco insoddisfazione della piazza perché siamo nel mezzo, questo si trasferisce sulla squadra. L'anno prossimo bisogna migliorare qualcosa, ma siamo lontanissimi per avvicinarci a quelli davanti". Di sicuro è difficile dargli torto: il Toro, per qualità e ampiezza, non ha una rosa adeguata a stare stabilmente tra le prime sei/sette del campionato. Lo abbiamo scritto dal pre campionato, poi ribadito alla prima giornata e proseguito in tutti questi mesi: alla squadra mancano almeno tre elementi di valore. E ora ci è piombata in testa pure la tegola dell'infortunio a Lazaro durante il match di Salerno. Gli esami strumentali hanno riscontrato una lesione di alto grado al legamento collaterale mediale del ginocchio destro per l'esterno granata, che avevamo pur criticato all'inizio, e che ora stava facendo molto bene. Più o meno 3 mesi di stop per lui. Con Aina ancora out e Singo e Vojvoda sicuramente sottotono, abbiamo un'emergenza anche sulle fasce. Tanto è vero che si pensa a Pietro Beruatto, terzino sinistro classe 1998, di 185 cm, ora al Pisa o a Jayden Oosterwolde, terzino sinistro olandese, classe 2001, di 189 cm, ora al Parma, sul quale c'è però anche la Lazio. Domani sera, intanto, nuovo match, questa volta per gli ottavi di Coppa Italia, a San Siro contro il Milan, beffato dalla Roma con un pareggio al 93' in casa dopo essere stato in vantaggio 2-0 fino all'87'. Impresa tutt'altro che semplice.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

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