la scossa granata

Toro: ora serve l’ambizione

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Torna un nuovo episodio de “La scossa granata”, la rubrica a cura di Michelangelo Suigo

Michelangelo Suigo

Torna al successo il Toro, che sconfigge l'Udinese di misura e la sorpassa al 7° posto. Bella vittoria, meritatissima, con gol di Karamoh, inaspettatamente nell'undici di partenza. Aina, Miranchuk e Shuurs super, Ricci sontuoso, Sanabria prezioso. Il gol di Karamoh (sul filo del fuorigioco - ma per una volta in gioco!) è arrivato dopo un possesso palla ininterrotto, durato due minuti, con ben 36 passaggi consecutivi che hanno coinvolto tutti i giocatori del Toro in campo, Milinkovic-Savic compreso. Certo, si potrebbe sostenere che, con maggiore lucidità si poteva raddoppiare mettendo in sicurezza prima il match, tuttavia penso che possiamo rallegrarci, perché i ragazzi di Juric hanno dato il massimo e regalato bel gioco e occasioni. Bene ha fatto il mister a far rifiatare Vlasic, reduce da un ottimo mondiale che non gli ha però consentito di recuperare nulla ed era parso appannato nelle ultime uscite. Va anche considerato che alcuni tra i calciatori più forti, come il croato o Miranchuk, vengono da stagioni in cui giocavano poco, quindi è fisiologico che possano verificarsi cali di continuità. Questa la super sintesi della gara di domenica al Grande Torino. Ora, a diciassette partite dalla fine del campionato, è ora di darsi un obiettivo: ambizione è la parola d'ordine. Sia chiaro, il settimo posto temporaneo non vale niente per l’Europa, che deve essere conquistata con continuità e fatica. Peraltro non sarebbe nemmeno utile a raggiungere l'agognato obiettivo, se l’Inter non si dovesse aggiudicarsi la Coppa Italia, liberando uno slot. Vale però come crescita di squadra, come fiducia, come mentalità. Che, ci auguriamo, rimanga, anche all'interno. Dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Fiorentina (pessima prestazione granata), Juric ha detto a Mediaset. "Mi dispiace che escano fuori notizie che non sono vere su liti con Davide Vagnati, non ci sono mai state polemiche con lui perché su certe cose non decide. Abbiamo perso un grande giocatore sostituendolo con uno che deve e può crescere col tempo, Ilic, che è un 2001. Esci indebolito, perdi un pezzo forte come Lukic, il nostro miglior giocatore. Poi magari si rivela meglio ma la mia critica è che così ci ritroviamo in situazioni di svantaggio difficili da gestire bene".

Le parole di Juric post Torino Udinese sono state: “Iic? Dobbiamo avere un po' di pazienza con questo ragazzo. Sono molto contento che abbia scelto noi, metto io la mano sul fuoco per lui perché se non fa il cretino diventa un giocatore forte. Spero di averlo a Milano”. E anche "Ricci da un paio di mesi è molto completo, si inserisce, ruba palloni. Sta diventando importante. Con Schuurs all’inizio ero molto esigente, non ha mai mollato. Anche oggi grande partita”. Per quanto riguarda l'ambizione di cui parlavo, ha aggiunto: “Europa?Dobbiamo crescere a livello di gioco e recuperare giocatori. Con questo spirito e voglia possiamo toglierci soddisfazioni, vedremo dove arriveremo”. E alla domanda posta a Urbano Cairo "Cresce il feeling con Juric?", il Presidente del Toro ha risposto: "Certo, alla grande. Il rinnovo? Lui sa che siamo felici di rinnovare, quando vorrà farlo me lo dirà”. Speriamo.

Intanto oggi bel segnale con la riapertura delle porte del Filadelfia in occasione dell'allenamento granata: oltre 500 persone sono tornate ad applaudire i ragazzi di Juric e il Toro ha ritrova il suo popolo anche al Fila. Sul fronte infermeria, David Zima è stato operato in mattinata in Repubblica Ceca per suturare il menisco laterale destro. La prognosi sarà definita in base all'evoluzione della guarigione. Sempre oggi, invece, si è invece fermato Samuele Ricci, per una lesione di primo grado al soleo sinistro. Bruttissima tegola, per quello che il ragazzo stava facendo vedere, con verticalizzazioni, corsa, tiri, gol e visione di gioco, ma speriamo non sia un lungo stop. Venerdì sera a San Siro con il Milan la nuova (ennesima) prova di solidità e continuità. Assolutamente da non fallire se vogliamo avere quell'ambizione.

Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.

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