![TURIN, ITALY - MARCH 14: Marcelo Brozovic of Internazionale is challenged by Antonio Sanabria of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on March 14, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images) TURIN, ITALY - MARCH 14: Marcelo Brozovic of Internazionale is challenged by Antonio Sanabria of Torino FC during the Serie A match between Torino FC and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on March 14, 2021 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)](https://prd-images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/IDY6YcbBVqMON4NU9TIpBsFOElA=/450x253/smart/www.toronews.net/assets/uploads/202103/toro/gettyimages-1307028059.jpg)
La fase difensiva del Torino contro la Sampdoria è stata molto buona, eccetto che in una occasione, puntualmente pagata a caro prezzo. Si parla dell’azione del gol dei blucerchiati, in cui Izzo e Lyanco commettono due errori evitabili e Candreva si trova solo davanti a Sirigu per l’1 a 0. Per il resto il Torino non ha praticamente mai sofferto, solo nei minuti di recupero ci sono stati due pericolosi contropiedi e nulla più. I problemi, come noto, si sono visti per quanto riguarda la fase offensiva ed è su questo che dunque occorre concentrarsi. Per tutto il primo tempo il Torino ha provato a costruire manovre offensive con giocate palla a terra, quindi nessun lancio si è visto: questo è molto positivo, resta però da migliorare il gioco con penetrazione centrale, con le punte che devono smarcarsi venendo incontro; e soprattutto serve migliorare le giocate tecniche (ho contato 23 palle perse per errori di tecnica) e la capacità decisionale (11 palle perse per errori decisionali). Le criticità principali riguardavano, come accennato, Belotti che non sempre veniva incontro, oppure il fatto che a volte si giocava palla dietro anziché imbucare per la punta ben smarcata; quando invece ricevevano palla le punte, a volte, non scaricavano. Per quanto riguarda l’attacco dello spazio, le punte poche volte lo hanno cercato; o quando invece lo attaccavano (soprattutto Belotti e Gojak), con la difesa della Sampdoria che si faceva trovare alta su una palla scoperta, Rincon, Ansaldi, Lyanco o non calciavano o i loro lanci erano imprecisi: e queste rappresentavano chiare occasioni da rete. Quelle poche volte che si penetrava centralmente e si giungeva al limite dell’area, come ha fatto Mandragora al minuto 32.50, non si comprende perché non si è tirato in porta. Sempre nel primo tempo la maggior parte delle azioni ha liberato a sinistra Ansaldi per i suoi cross, però pochi di questi sono stati precisi, e in ogni caso in area a saltare di testa c’era sempre e solo Belotti, perché Mandragora non si inseriva mai e Sanabria, Rincon e Gojak di testa difficilmente colpiscono. Nel primo tempo i cross sono stati ben 16 ma non è arrivata nemmeno una conclusione in porta di testa. Quindi a parer mio, se il Torino si ostina a giocare solamente cercando di sfondare in fascia per i cross, di gol ne farà sempre pochi. Il primo tiro del Torino è arrivato al 39° con Mandragora da fuori area, deviato in angolo.