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Le tre partite della verità

MILAN, ITALY - JANUARY 09: Marco Giampaolo, Head Coach of Torino F.C. reacts during the Serie A match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on January 09, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Editoriale / Amplissima forbice qualitativa tra rossoneri e granata. La salvezza del Torino passa dalle prossime tre giornate di campionato

Gianluca Sartori

"Sarebbe molto limitante ricondurre l’esito di Milan-Torino ai due episodi da rigore/non rigore su cui l’arbitro Maresca ha cambiato idea – sempre a sfavore del Torino – dopo essere stato richiamato dal Var. Il risultato è figlio, più in generale, dell’enorme gap qualitativo tecnico e morale tra una squadra con struttura, autostima e identità, il Milan, e una che naviga a vista, come il Torino di oggi. Del resto dopo 17 giornate la classifica non mente. Non può non aver colpito in negativo il primo tempo dei granata, che hanno giocato senza personalità, compattezza e ordine tattico, fermo restando l’assoluto valore dell’avversario. Nel secondo tempo si è visto poi un Torino capace sì di alzare il baricentro e di mettere un po’ di pressione al Milan, ma praticamente mai in grado di calciare verso la porta. Il che può far sospettare che siano stati i rossoneri a decidere di allentare i ritmi, riuscendo a gestire i tentativi granata senza patire più di tanto.

La cronica mancanza di qualità del Torino si è palesata ancora una volta. Ora è in vista il re-match tra Milan e Torino per una Coppa Italia che a questo punto dalla sponda granata – senza nulla togliere al valore della competizione - può essere vista quasi come un impiccio e uno spreco di energie, se si pensa che incombe il triplo scontro diretto contro Spezia, Benevento e Fiorentina che senza dubbio indirizzerà in modo determinante la corsa salvezza. Sarebbe bello, e utile, che il Torino giocasse queste partite con almeno un paio di acquisti in più tra centrocampo e attacco che siano in grado di dare un’iniezione di qualità a questa squadra.  La società è chiamata a fare qualcosa per aiutare il proprio allenatore e dimostrare alla propria piazza di voler fare tutto il possibile per evitare l’irreparabile: Spezia e Benevento sono più che vive, il Genoa con Ballardini si è rialzato, il Parma ha ritrovato D’Aversa che ha saputo già fare molto bene in quella piazza. Ci vogliono le contromosse anche da parte del Torino.