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Lettera dai tifosi in trasferta a Roma: ”Simili situazioni non devono succedere”

Lettera dai tifosi in trasferta a Roma: ”Simili situazioni non devono succedere” - immagine 1
La redazione di Toro News torna ad aprire le colonne della prima e più grande testata on-line dedicata al Torino FC ai suoi lettori, i quali da sempre meritano di avere spazio. L’indirizzo e-mail a cui mandare le vostre lettere...
Redazione Toro News

La redazione di Toro News torna ad aprire le colonne della prima e più grande testata on-line dedicata al Torino FC ai suoi lettori, i quali da sempre meritano di avere spazio. L'indirizzo e-mail a cui mandare le vostre lettere è: redazione@toronews.net 

Mandateci articoli e pensieri su qualsiasi argomento legato al mondo Toro: i più significativi a giudizio della Redazione saranno pubblicati sul nostro sito.

Stavolta a scriverci sono Adriano e Barbara, tifosi granata presenti a Roma contro la Lazio e arrabbiati per la gestione dei tifosi ospiti allo stadio Olimpico.

Abbiamo aspettato alcune ore per far sbollire la rabbia, pensiamo però sia giusto che si sappia quello che hanno dovuto subire i tifosi del Toro nella trasferta, tutt’altro che agevole, a Roma contro la Lazio lo scorso 22 Aprile.

Arriviamo a Roma, zona Stadio Olimpico, verso le 15.30; l’ingresso del settore ospiti è stato indicato in Viale delle Olimpiadi e lì ci dirigiamo con la macchina per sapere dove è stato istituito il parcheggio ospiti. Alla nostra richiesta rispondono che fino a quel momento il Questore non aveva dato indicazioni in merito né autorizzazioni per l’accesso con le vetture nella “gabbia”. Vabbè, pensiamo, è ancora presto e di solito sono attivi due ore prima dell’inizio… Quindi facciamo un giro e verso le 16.15 ci dirigiamo nuovamente verso il settore ospiti dove, in modo arrogante ed indisponente, ci dicono che non è previsto alcun parcheggio riservato agli ospiti e che dovevamo andare nei posteggi pubblici (strisce blu) situati in Lungo Tevere.

Ci dirigiamo dove indicato e ci troviamo a dover parcheggiare in mezzo ai tifosi laziali. Pensando di aver capito male andiamo per la terza volta a chiedere (siamo duri a comprendere…). Una vigilessa presente ci dice nuovamente che i parcheggi sono quelli e, con voce e termini sopra le righe che non sto a riportare, ci insulta e ci dice che se non ci sta bene potevamo stare a Torino e che c…o fossimo andati a fare li. Abbiamo mantenuto la calma per non andare incontro a situazioni poco piacevoli e siamo andati dove indicato, lì c’erano già altri “colleghi di tifo” indignati per un simile trattamento.

Essendo dei “veterani” delle trasferte abbiamo evitato di indossare maglie e sciarpe del Toro mettendole in uno zaino per poterle infilare dopo, abbiamo percorso in mezzo ai tifosi laziali la strada che ci separava dal settore ospiti. Una volta giunti davanti ai tornelli, altra sorpresa: l’accesso per tifosi ospiti e locali era lo stesso!

Passato un primo filtraggio incrociamo un responsabile della Questura, al quale abbiamo chiesto chiarimenti; la risposta è stata “di cosa vi preoccupate, tanto non avete nulla con i simboli del Torino. Poi basta che parliate in romanesco o che stiate zitti così non vi riconoscono e non vi fanno nulla”. E poi ha anche aggiunto “il Questore sa che c’è il gemellaggio (quale?) fra le tifoserie quindi non ha ritenuto il caso di tenerle separate”.

Con un nervoso che non si può dire abbiamo raggiunto il settore ospiti, dove poco dopo è arrivato un nostro tifoso, residente a Roma, che al contrario di noi, aveva indossato già all’esterno la maglia del Toro e che era stato preso a ceffoni tanto che ancora gli sanguinava il naso. Intanto tutti quelli che entravano erano letteralmente schifati dalla situazione e dall’atteggiamento tenuto nei confronti della tifoseria ospite.

Fortunatamente non è capitato nulla o quasi, ma situazioni del genere non devono succedere, in tutti gli stadi italiani, e di trasferte ne abbiamo fatte veramente tante. C'è sempre stato uno spazio riservato al parcheggio ospiti, sia in zone strutturate (Milano, Verona, Bergamo), sia in maniera provvisoria su strade chiuse (Bologna) oppure in zone anche lontane dallo stadio ma con navette a disposizione (Genova, Brescia, Parma). È possibile che in una città come Roma e una società che si definisce grande come la Lazio non sia in grado di gestire questo?

Adriano e Barbara, a nome anche di diversi tifosi furiosi e irritati

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