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LETTERA ALLA REDAZIONE

Lettera di un professore granata: “Juric, i bilanci si fanno alla fine ma…”

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Lo 0-3 subito dal Torino contro l'Inter ha agitato la tifoseria granata. Un tifoso granata "richiama" la piazza, chiedendo pazienza e di aspettare la fine della stagione per dare giudizi su Ivan Juric e sulla gestione
Redazione Toro News

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Stavolta a scriverci è Fabio Giglioni, professore ordinario di Diritto amministrativo presso l'Università della Sapienza di Roma. In questa lettera si invita la tifoseria a non prendere posizioni di pancia nei confronti di Juric, aspettando almeno la fine della stagione per le valutazioni. Allo stesso tempo però evidenzia come i risultati attuali non siano in linea con quelli previsti, facendo anche un confronto con la gestione Ventura.

Caro Direttore,

parto dal presupposto che un tifoso segue la sua squadra sempre, quando gioca bene e quando gioca male, quando vince e quando perde, e, se sei tifoso del Toro, questi principi sono alla base di un’identità di un’intera comunità e quindi valgono oltremisura.

Detto questo, chiederei la cortesia a tutta la tifoseria del Toro di non prendere posizioni pregiudiziali su Juric, il quale è al suo terzo anno e sul quale, come lui stesso ha detto, alla fine si farà un bilancio. Ecco, io dico che Juric ha tutto il diritto di arrivare alla fine dell’anno e, altresì, tutti abbiamo il diritto alla fine di partecipare al suo bilancio, anche se poi a decidere sarà la proprietà. Dico questo perché in questi anni si è molto polemizzato con la proprietà, che non è esente da qualche manchevolezza ma che perlomeno garantisce una buona gestione di bilancio (e noi ricordiamo drammaticamente cosa è successo con proprietà molto più «allegre»), ma si è stati molto più indulgenti con la gestione tecnica.

Vedremo come finirà quest’anno, ma io in questi tre anni non ho visto complessivamente un bel Toro, né i risultati sono stati tali da mandar giù anche qualche delusione sul piano estetico (eh sì, che quella sarebbe stata una bella compensazione…). Per carità, sappiamo tutti che i due anni che hanno preceduto l’arrivo di Juric sono stati molto peggiori, con il Toro che ha rischiato la serie B. Però, a fronte di questo bisogna onestamente riconoscere che: 1) in questi tre anni non si vede, come ci saremmo aspettati, un percorso di miglioramenti progressivi (anzi, si può dire che in questi tre anni si sta andando progressivamente indietro); 2) a dispetto di un calcio che avrebbe dovuto essere coraggioso, all’attacco e, finanche spettacolare, il Toro di Juric è stato complessivamente noioso, ha fatto sempre non solo pochi gol, ma pochi tiri in porta alla squadra avversaria!; 3) il calcio volutamente muscolare ricercato da Juric si è dimostrato un modo alternativo di fare difensivismo (negli anni ottanta si facevano le barricate nella propria metacampo, adesso si corre come dannati per fermare gli avversari, ma sempre calcio difensivo è!); 4) non ci sono mai state avvisaglie di correzioni di difetti costanti: a) la squadra che dopo un’ora di gioco si affievolisce e disunisce; b) una squadra senza titolari con gli undici di partenza sempre diversi anche a prescindere dalla prestazione della settimana prima; c) errori tecnici clamorosi, che certamente sono riconducibili ai calciatori ma che sono talmente eclatanti da lasciare supporre che non c’è un lavoro settimanale su questi aspetti.

Ecco, chiedo solo per favore di aspettare la fine dell’anno per fare un bilancio su Juric ed essere sereni sul suo destino. Con Juric si è fatto, come si dovrebbe sempre fare, un giusto programma a medio termine; gli esiti fin qui sono stati esattamente opposti a quelli di Giampiero Ventura, tanto per fare un esempio, con l’ulteriore differenza che mai Ventura si è lamentato di avere a disposizione El Kaddouri, Gazzi, Belenguer, Vives, Avelar ecc.

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