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Cari pazienti, si tifa il Toro e quindi anche Amauri!

Lo Psicologo Granata / Per ora sospendiamo il giudizio, per sempre: remiamo dalla stessa parte

Riccardo Agnello

"Un finale di mercato a dir poco inspiegabile che ha turbato, e parecchio, i miei pazienti; negli ultimi 2 giorni infatti si è materializzata la tanto temuta cessione di Cerci e si è assistito ad una ricerca frenetica di un sostituto che si è poi conclusa con l'arrivo di Amauri. Per la maggioranza dei tifosi granata questo giocatore rappresenta una delusione ed il simbolo un ritorno ad una situazione di sopravvivenza a vista di una società che invece stava dimostrando di saper programmare avendo acquistato una serie di giovani di prospettiva (Sanchez Mino, Matinez, Gaston Silva ecc) e che stava lavorando in maniera sensata.

"E' inutile che vi dica che, in questi giorni, ho sentito moltissimi miei pazienti che hanno voluto sfogare la loro rabbia per la vicenda Cerci, non tanto per la cessione, che forse era inevitabile, quanto più che altro per la modalità con cui si è materializzata e per l'impossibilità di trovare un valido sostituto che si era ormai venuta a creare. Personalmente non posso che essere in accordo con i miei pazienti, e penso che questo sia un errore piuttosto grave ma è comunque il primo da 3 anni a questa parte. A mente fredda e smaltita la rabbia, mi sento di chiedere ai miei pazienti di trovare un po' di fiducia dentro di loro, perchè negli ultimi 3 anni, questa società forse se l'è meritata arrivando da un ottavo posto in serie B ad un settimo in serie A, creando valore e in termini di organico, e in termini mediatici: 7 anni fa quale allenatore di una grande avrebbe dichiarato che giocare a Torino e difficilissimo? 7 anni fa chi avrebbe pensato che il Toro avrebbe presentato un lista UEFA?

"Per questi motivi ritengo sia fondamentale, in questo momento, mandare giù il boccone stringendosi attorno a questa squadra, e soprattutto sostenere il nuovo arrivo Amauri, che dal primo di settembre, è un giocatore del Torino; non è più un gobbo, non è più quello che ci rifila 3 pere all'anno, non è più quello che ci stava antipatico. Ora è un nostro giocatore, e se lui fa bene, il Toro fa bene. Quindi, cari pazienti, vi chiedo di sostenerlo e non fischiarlo perché i suoi gol ci serviranno come il pane!

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