Nazionale, come si fa ad amarla

"In questi giorni si è parlato, tra i miei pazienti, dell’esperienza del nostro Alessio Cerci alla Confederation’s Cup ed è emerso che forse avrebbe meritato di disputare qualche minuto in più. Ma evidentemente il nostro commissario tecnico Prandelli non è stato dello stesso avviso dato che l’ha impiegato con il contagocce. Forse, da un lato, è stato meglio così perché con un maggiore minutaggio sarebbero aumentate le percentuali di infortunio, ma resta comunque il rammarico di non aver visto un nostro giocatore partecipare da protagonista ad una competizione di visibilità mondiale (per quanto fosse una pseudo-amichevole).

"A guardare indietro nel tempo si è ripetuta la stessa storia con Sereni qualche anno fa, quando il nostro portierone, reduce da una stagione strepitosa non venne minimamente preso in considerazione per la convocazione all’europeo del 2008.

"Tornando all’attualità, mi chiedo come faccia un tifoso del Toro a tifare una squadra in cui le convocazioni e l’impiego da parte del c.t. non dipendo dalle prestazioni sul campo, bensì dalla maglia indossata. Si veda, ad esempio, il minutaggio concesso al pur bravo Giaccherini, il quale ha passato la maggior parte della stagione in panchina, ma che per il suddetto c.t. meritava di giocare molto di più di un Alessio Cerci qualsiasi che invece ha contribuito in maniera determinate e con giocate di altissimo livello alla salvezza di una squadra.

"Con questo non voglio dire che non sia giusto che la maggioranza della nazionale sia composta da giocatori della Juventus (d’altronde in Italia è la squadra più forte) ma l’accanimento con cui Prandelli (o prima di lui altri c.t.) si ostina a schierare determinati giocatori, lascia davvero l’amaro in bocca. Non mi stupisce affatto che molti miei pazienti, quando vengono nel mio studio virtuale, mi ripetono che da parte loro l’interesse per la nazionale è sempre più basso e che addirittura alcuni tifino contro quella che, per loro, è una succursale dell’altra squadra di Torino.

"E voi, cari pazienti, come la pensate in merito? Ditemelo con un tweet!

"A presto, dal vostro psicologo granata.

"Riccardo Agnello

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"(foto figc.it)