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Toro: a Cagliari non é semplice, ma sei abituato alle difficoltà

Psicologo granata / Noi tifosi dobbiamo aiutare il Toro a ritrovarsi

Redazione Toro News

"Parlando con un mio paziente in questi giorni ho, in qualche modo, rivissuto i primi anni di serie A dell'era Cairo, in cui regnava un senso di pessimismo cronico e seguire il Toro era quasi più un peso che un divertimento. Leggendo poi i commenti sui social network la situazione non migliora affatto, anzi: per una buona parte dei torinisti sembra quasi che la squadra sia completamente allo sbando e che non ci siano soluzioni possibili ai problemi.

"Ammetto che il momento non è dei migliori perché la squadra fatica a prendere fiducia e ad assimilare gli schemi del mister, oltre a palesare una inaspettata sterilità offensiva che si protrae oramai da 6 partite in cui il Toro è andato a segno solo una volta e su rigore. In questo momento, da psicologo, mi trovo combattuto tra due possibili posizioni: da un lato sono parecchio preoccupato per la piega che sta prendendo la situazione e vedo difficile un netto miglioramento quantomeno nel breve periodo, ma dall'altro mi sento di poter e voler ancora dare un po' di fiducia ad un gruppo (squadra e mister) che in 3 anni hanno saputo guadagnarsela con i risultati, e non parlo solo della qualificazione europea. Da quando è arrivato Ventura, questo è forse il momento più difficile, tolto quel mese con 4 sconfitte consecutive patite 2 anni fa, ma all'epoca la salvezza quasi in cassaforte. Voglio augurarmi che Ventura saprà trovare delle efficaci contromosse e che la squadra troverà il modo di segnare con continuità tornando a farci divertire, tornando il Toro che conosciamo.

"Ritengo che l'atteggiamento più giusto da parte di noi tifosi sia quello di lasciare lavorare tutti in pace, cercando di evitare di riversare la rabbia nei confronti della società per il mercato sulla squadra e sui suoi singoli componenti. Mi riferisco in particolare ai fischi all'ingresso in campo di un nostro giocatore: ritengo siano una cosa assolutamente controproducente, oltre che poco rispettosa per chi, comunque, scende in campo con la nostra maglia e, fino a prova contraria, per essa da tutto. Personalmente mi ha fatto male sentirli e spero non si ripetano più.

"Ora, cari pazienti, la testa va immediatamente spostata a Cagliari, perché c'é da iniziare a risalire la china, e mai come in questo periodo la squadra ha bisogno della sua gente, per cui mettiamo da parte le critiche deleterie e facciamo quadrato intorno a i nostri ragazzi. Vedrete che loro sapranno ripagarci!

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