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Toro: non c’è due senza tre

Lo psicologo granata / Usiamo la rabbia per gli episodi come una molla!

Riccardo Agnello

"Da due giorni ormai non si parla d'altro. Inesorabile quanto preventivabile arriva l'ennesima sconfitta senza reti in un derby, e già questo, di per se potrebbe bastare a far uscire dei gangheri buona parte dei miei pazienti. Ma a rincarare la dose ci si mette l'ennesimo episodio ''sfortunato'' che, se non decide, quanto meno condiziona il risultato finale. Non c'è due senza tre, perchè con questa doppia perla del signor Rizzoli (mancato rosso a Vidal e rigore su El Kaddouri) sono ormai 3 i derby consecutivi in cui la superiorità della Juventus è incrementata da qualche decisione non esattamente a vantaggio del Toro. Questo, però, non deve essere un aliby per una squadra che forse avrebbe potuto crederci un po' di più e che sicuramente non ha saputo approfittare del calo fisico dei rivali nella ripresa. 

"Al di là dell'analisi tattica della partita va comunque riconosciuto ai ragazzi il merito di aver onorato la maglia uscendo comunque a testa alta da un campo dove squadre del calibro di Roma, Napoli, Inter e altre sono uscite con le ossa rotte (e 3 pere in saccoccia) e questo il popolo granata lo sa. Molti miei pazienti hanno infatti manifestato un atteggiamento positivo, anche in merito agli episodi arbitrali. Sembra quasi che questo episodio stia facendo da collante tra la squadra e la sua gente, facendoli sentire fianco a fianco, come poche altre volte. A mio parere, partite come questa devono servire a far crescere la mentalità di tutto l'ambiente: la squadra e tifosi devono fare tesoro di questi episodi e usarli come molla per reagire sul campo e sugli spalti e dimostrare di essere più forti della sfortuna, più forti di un rigore negato al 79' minuto. Cari pazienti, mettiamo da parte la rabbia e la frustrazione e concentriamoci sulle prossime sfide che attendono i nostri ragazzi.Infine, vorrei rivolgere un pensiero particolare al nostro capitano, un pensiero che va al di la delle sue prestazioni in campo (molto valide e costanti, per altro): Si è soliti usare l'espresione ''da Toro'', ma forse non è ben chiaro che cosa si intenda dire, e forse non c'è nemmeno un modo semplice per descriverlo a parole; ebbene, in questi giorni (ma non solo) con le sue dichiarazioni e i suoi atteggiamenti lo ha fatto capire. Se ci si chiede cosa significhi essere ''da Toro'' basta guardare Kamil Glik.Alla prossima dal vostro Psicologo del Toro!