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Toro: rieccoti, finalmente

 

 

 

Cagliari un crocevia, ma ora bisogna confermarsi in Europa

Riccardo Agnello

"E' un Toro finalmente in crescita quello delle ultime 2 giornate di campionato; Il gol è arrivato, si è sbloccato Quaglia e la squadra ha ricominciato a fare intravedere le giocate a cui ci aveva abituato lo scorso anno; il passaggio ad una punta più un trequartista anomalo (come si faceva con Cerci) pare funzionare. In particolar modo la vittoria di Cagliari ha scacciato una marea di fantasmi che aleggiavano nell'ambiente, ha funto da spartiacque in sostanza; un mio paziente che è venuto in studio il giorno dopo ha detto testuali parole: "Non oso pensare a cosa sarebbe accaduto in caso di sconfitta, per giunta con un gol subito in quel modo". Magari il mio ansioso amico esagera, ma sicuramente un altro passaggio a vuoto (soprattutto in fase realizzativa) avrebbe minato ulteriormente le certezze del gruppo.

"Il percorso di crescita è dunque iniziato, ma ora arriva il difficile, infatti i ragazzi dovranno chiarire se è stato solo un inizio a rilento con relativa dose di sfortuna, o se queste ultime 2 discrete prestazioni sono solo 2 eventi casuali. Le cose da migliorare sono parecchie ma in generale si vede un bel potenziale, soprattutto in alcuni giocatori che han fatto vedere giocate davvero molto buone (Bruno Peres su tutti). Sentendo le opinioni dei miei pazienti abituali ho riscontrato una ritrovata fiducia, dovuta principalmente alla consapevolezza di avere una squadra che, in questi anni, ci ha abituato a reagire ai momenti di difficoltà da cui è sempre uscita in un modo o nell'altro.

"Capita proprio a fagiolo la sfida di coppa, infatti Glik e compagni hanno un'occasione ulteriore per continuare a crescere ancora e dimostrare quanto vale questa squadra realmente. Ovvio una partita non è così determinante, ma uscire con 3 punti e con una prestazione convincente giovedì sera sarebbe una iniezione di fiducia non da poco. D'altronde non ho certo inventato io il detto: "Vincere aiuta a vincere". Il mio paziente mi è parso già in fibrillazione fin da ora, ed ha già iniziato a scandagliare il web per conoscere i nostri avversari tra sito del Copenaghen e video su youtube, quasi come se fosse lui l'allenatore; devo dire che, stando a contatto con il popolo torinista, questo suo atteggiamento non mi sorprende affatto.

"Giovedì, come al solito, sarà importante che tutti noi si stia vicino ai ragazzi e li si trascini alla vittoria, da buon dodicesimo uomo in campo!

"Alla prossima dal vostro psicologo del Toro!