Nel segno del Toro

I coach della storia granata

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Un nuovo appuntamento con la rubrica “Nel segno del Toro”, a cura di Stefano Budicin

Stefano Budicin

Oltre a significare "carrozza", la voce inglese "coach" designa il ruolo di chi, in italiano, è comunemente conosciuto come "allenatore". Per quanto le due accezioni del termine siano tanto distanti, è comunque interessante pensare che il compito del coach sia quello di trasportare figurativamente la squadra, attraverso le intemperie tipiche della stagione.  ​Se pensiamo alla storia granata, gli unici coach di matrice anglosassone che si sono susseguiti nei decenni sono solo quattro. Ve li ricordate? Provvedo a rinfrescarvi la memoria. Il primo fu il londinese Peter Farmer, che i giornali descrissero con le seguenti parole: " Distinto ed esperto allenatore, specializzato nell'insegnamento atletico e nel perfezionamento degli atleti sul pallone". Guidò i nostri nei campionati del 1925-26 e 1926-27. Verrà poi sostituito da Enrico Bachmann allorché il torneo giungerà alla quindicesima giornata.​

Il secondo coach fu Leslie Lievesley, stagione 1947-48. Fin da subito Lievesley dimostrò grande competenza e riuscì a portare una ventata di freschezza e nuove idee. Nella seconda annata si affiancò al direttore tecnico Ernesto Egri Erbstein, guidando i Campionissimi. ​

Dopo poco tempo, il Torino ingaggiò un altro inglese, dal novembre 1952 al dicembre del 1953: Jesse Carver, di Liverpool, rimase in carica come direttore tecnico per 29 partite. Era appassionato di tattica calcistica, ma non brillò mai e lasciò dopo poco tempo.​

L'ultimo coach anglosassone fu Graeme Souness, annata 1997-98. Sei partite appena, due pareggi, una vittoria e tre sconfitte demarcano il curriculum del mister britannico, il quale verrà poi esonerato per lasciare il posto a Edoardo Reja.

Laureato in Lingue Straniere, scrivo dall’età di undici anni. Adoro viaggiare e ricercare l’eccellenza nelle cose di tutti i giorni. Capricorno ascendente Toro, calmo e paziente e orientato all’ottimismo, scrivo nel segno di una curiosità che non conosce confini.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.

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