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Il “Gallo” si carica il Toro sulle spalle per la gioia di tutti

Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia con al centro Andrea Belotti, l'uomo del momento in casa granata

Vincenzo Chiarizia

Il Gallo si carica il Toro sulle spalle e lo trascina alla vittoria. Nei suoi due gol c'è tutta l’essenza del Toro che parte alla carica per riprendersi il maltolto. Mister Mazzarri nelle sconfitte contro Lecce e Samp ha commesso diversi errori ed è stato ferocemente criticato, anche al limite dell’offensivo, come da lui stesso sottolineato. Oggi va ammesso che la mossa tattica di passare al 4-4-2 è stata vincente. Quindi bravissimo mister. Certo, resta da chiedersi come mai il Toro, nella gestione Mazzarri, si porta dietro l’atavico problema di non avere la stesso atteggiamento e la stessa cattiveria messa in campo nel secondo tempo contro il Milan per tutti i 90 minuti. Che dire di Sirigu? Dopo la serataccia contro il Lecce, il portierone granata è tornato tra i santi protettori del Toro e ha salvato il risultato in maniera determinante. Cosa serve a Mancini per invertire le gerarchie in Nazionale? Certamente Kessié, ad un metro dalla porta, che spara alto sopra la traversa, mostra quanto al Toro giovedì sia venuto il braccino per la paura di vincere, e anche questo è un aspetto che va corretto. Tuttavia credo che con il recupero completo di Falque, l’inserimento di Verdi e il reinserimento di Nkoulou, questo Toro potrà regalare davvero tante soddisfazioni.

Per ora dunque gioiamo di questo successo, e godiamoci Sirigu, Izzo, Ansaldi e Belotti. A quanto pare però, secondo qualcuno che assegna patenti di tifoso o patentini da giornalista, bisognerebbe chiedere il permesso per "salire sul carro dei vincitori". Che stupidaggine! Davvero, l’aspetto umorale di alcuni supporter granata non riesco a comprenderlo. I tifosi possono avere parere discordanti, ci mancherebbe altro, ma accusare una parte, i “maicuntent” per essere chiari, gruppo nel quale vengo personalmente incluso per il mio esprimere posizioni fermamente critiche verso l’operato societario, di "salire sul carro dei vincitori" è la più grande cavolata che si possa leggere.  Dopo i novanta minuti della partita con il Milan ero sudato per i brividi finali, ma felicissimo per la vittoria, ma come potrebbe essere altrimenti per chi ama il Toro? Allo stesso modo dopo le gare contro Lecce e Samp ero nervosissimo. Ma questo esula dall’esprimere un giudizio personale sulla politica societaria. Io non mi sognerei mai di accusare una parte del tifo di volere il male del Toro, di aspettare l’occasione per poter avvalorare le proprie tesi infischiandosene dell’andamento della squadra. Per come vivo il Toro io e per come lo seguo, io continuerò sempre e comunque ad esprimere opinioni contrastanti a questo operato societario, a mio modo di vedere, poco convincente, ma rispetterò sempre le opinioni di tutti, senza mai offendere e, soprattutto, tendendo la mano verso chi non la pensa come me, perché il Toro non è un mezzo per avvalorare le proprie tesi, bensì il Toro rappresenta (o almeno dovrebbe rappresentare secondo me) l’unico fine per ciascuno di noi. E’ perciò giusto che tutti i tifosi granata possano salire su quel famoso carro, non per opportunismo, come molti purtroppo insinuano, ma perché chi c’è già sopra, vuole gioire assieme ad altri innamorati di Toro e per questo li aiuta a salire. I tifosi granata dovrebbero tornare ad essere una comunità e dovrebbero ritrovare compattezza, senza cercare di imporre un pensiero unico e cercando invece di includere chiunque abbia nel cuore la passione del Toro.

Tornando alla squadra, lunedì sera il Toro sarà di scena a Parma. Non parliamo di "gara della svolta" o di "prova di maturità", perché troppe volte ha portato male. Il Toro deve arrivare a questa gara, come se uscisse dagli spogliatoi del Grande Torino dopo l’intervallo di Torino - Milan. Perché come dice il capitano, "rode il c... perdere", ma questo deve valere anche al calcio di inizio. Coraggio mister e coraggio ragazzi! Acquisite questa consapevolezza e nessuno potrà fermarvi e noi assieme a voi potremo gioire per il nostro amato Toro.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.