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Rampanti: “Nel cambio Lukic-Ilic per me il Torino ci ha guadagnato”

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Della situazione attuale parliamo con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”

Gianluca Sartori

Il Torino batte 1-0 l'Udinese e si riscatta dopo la sconfitta di Firenze in Coppa Italia:  di questo e di altri temi parliamo con Serino Rampanti, nella nuova puntata di “Parola al Mister” su Toro News

Il Toro può giocarsela per l’Europa?

“Ci sono prospettive che possono essere positive, vista la penalizzazione della Juventus. Il massimo sarebbe entrarci senza dipendere dai risultati della Coppa Italia… Può capitare di tutto, la stagione è molto strana e ci sono diversi risultati a sorpresa. In ogni caso ottenere la qualificazione in qualsiasi modo andrebbe comunque bene. La squadra deve pensare a mantenere lo spirito delle ultime gare. Ci sono dei fattori che si sono rivelati molto positivi, come l’influenza di Ricci in mezzo al campo”.

Cosa pensi di lui?

“In questo momento è l’anima della squadra, uno dei migliori centrocampisti italiani, già tranquillamente all’altezza della Nazionale”.

Parliamo del mercato di gennaio. Il Torino si è indebolito o rinforzato?

“Se si parla di Lukic bisogna porre mente a quello che era successo in estate, all’ammutinamento, e al suo rifiuto di rinnovare. Era evidente che volesse andare via e per questo bene ha fatto la società a monetizzare alla prima occasione, dieci milioni vanno più che bene. Tra l’altro come sai io non ho mai pensato che Lukic fosse un grande giocatore. Per me è un giocatore normale, con i suoi limiti. Ricci è molto, molto più forte a mio avviso. Ha più visione di gioco, più varietà di colpi. Il Torino ha ottenuto ottimi risultati anche senza Lukic, come a Firenze in campionato. Ilic è un buon giocatore, ovviamente gli va dato tempo. Mi pare abbia caratteristiche diverse da Lukic; è uno che sa saltare l’uomo, ama presidiare una zona di campo ben definita che è il centro-sinistra. Poi è più giovane. Potenzialmente può migliorare molto di più di Lukic. Quindi per me nel cambio il Toro ha speso più soldi ma qualitativamente ci ha guadagnato”.

Coppa Italia: vista la partita contro l’Udinese, aumenta il rammarico per l’eliminazione con la Fiorentina?

“Sì, è stata deludente. La metto alla pari di quando il Toro andò a Genova contro la Sampdoria per giocare con le seconde linee perdendo contro i blucerchiati. Vero che la Fiorentina era un po’ diversa da quella affrontata in campionato, però non ho visto la grinta e la determinazione che ci voleva; secondo me arrivare in fondo era un obiettivo alla portata e ora invece è la Fiorentina ad avere una grossa chance. Ci sono partite secche e tutto è più imprevedibile come ha dimostrato la Cremonese”.

Tornando alla vittoria con l’Udinese, il match-winner è stato Karamoh. Che ne pensi?

“Fossi nell’allenatore non mi lamenterei della rosa perché mi sembra una buona rosa numericamente e qualitativamente. Anche i giovani che hanno giocato poco, quando impiegati, stanno rispondendo bene; penso ad Adopo, Seck, Bayeye e Karamoh. L’allenatore ha più carte a disposizione per giocarsi questo campionato. Karamoh mi piace parecchio, sa attaccare la profondità più di Sanabria e degli altri attaccanti, diventa un’interessante arma in più”.

Cosa ti aspetti da Milan-Torino?

“Il Milan è la squadra più in crisi che c’è e mi sembra completamente ko. Il Torino deve però giocare da Toro, senza timori reverenziali; sono i rossoneri a doverli avere. Sarà importante partire forte; occorrerà aggredirli nei primi minuti, se si riuscisse ad andare in vantaggio la situazione dei rossoneri diventerebbe ancora più complicata anche a livello ambientale. L’obiettivo dovrà essere quello di sferrare un colpo nella prima fase del match. Occorre mettere ko il Milan ed evitare di resuscitarlo come invece è stato fatto con altri avversari in altre occasioni”.

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