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Parola al mister

Rampanti: “Zapata? Fossero vere certe condizioni lo cederei, ma…”

Rosario Rampanti Serino
Così Serino analizza i temi caldi in casa granata dopo Inter-Torino
Gianluca Sartori Direttore 

Il Torino perde 2-0 in casa dell’Inter e, sostanzialmente, dice addio alle velleità europee. Parliamo di questo con Serino Rampanti nella nuova puntata di “Parola al Mister”.

Serino, come hai interpretato Inter-Torino?“Questa partita mi è scivolata addosso. Era tutto scontato e non poteva che finire in quel modo. Non ho trovato nulla di interessante, nessuno spunto di riflessione”.

L’espulsione di Tameze? L’hai trovata giusta?“No, era un episodio da cartellino giallo. L’episodio ha fotografato l’atmosfera che c’era in quello stadio, che ha portato a un po’ di sudditanza nella squadra arbitrale, da chi era al Var all’arbitra. L’Inter in questo momento è la squadra più carismatica e chi ci gioca contro qualche cosa subisce”.

Nel post-partita, Juric ha parlato di obiettivo decimo posto. Concordi?“Per me non è assolutamente una sorpresa. Io ci ho sempre creduto poco, nell’obiettivo Europa, anche perché sono molto chiari i rapporti di forza con le squadre che stanno davanti. L’obiettivo decimo posto, secondo me, si raggiungerà perché il Monza non credo possa superare i granata”.

Il decimo posto sarebbe un fallimento?“Lo diventa quando tu vuoi creare ad arte degli obiettivi che si sa benissimo sono difficili da raggiungere. Fissare obiettivi troppo alti diventa un boomerang. Ora, di certo, la parte sinistra della classifica è una cosa che cambia poco, ultimo della parte sinistra o primo della parte destra non fa molta differenza. Capisco però che ci sia la necessità di dare al gruppo una meta da raggiungere, affinché la squadra non molli definitivamente”. 

Secondo alcune notizie di mercato, dal Messico ci sarebbe in arrivo un’offerta da 14 milioni per Zapata. Cosa faresti?Premettiamo che io personalmente sono un estimatore di Zapata. Io non farei certi errori del passato. Se fosse vero quanto uscito, è un’operazione che farei, soprattutto se in attacco ci fosse un’alternativa già pronta e magari con qualche anno in meno. Però non si deve cadere nell’errore di smantellare la squadra. Abbiamo sempre parlato di tre pilastri: Buongiorno, Bellanova e Zapata. Ne puoi cedere al massimo uno, a mio modo di vedere, e chi parte deve essere sostituito da una pedina di uguale valore”. 

L’idea di far passare il Giro d’Italia dal Colle di Superga ti è piaciuta?“Da quanto so io passano sulla strada panoramica, non è che vanno sul piazzale dove c’è la basilica; quindi, è una polemica che per me non esiste proprio”.

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