prima che sia troppo tardy

Uno di troppo

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Torna un nuovo appuntamento con la rubrica "Prima che sia troppo tardy", a cura di Enrico Tardy

Enrico Tardy

Dopo il pareggio di Empoli, ottenuto in rimonta grazie ai calciatori entrati in campo dalla panchina è andata in scena l'ennesima baruffa tra allenatore e direttore sportivo. Mi pare corretto limitarsi a far riferimento a quanto riportato dai mezzi di comunicazione, dunque ad una vivace discussione tra i due, questa volta però senza ripresa video...

Reputo Juric un ottimo tecnico, che fino ad ora ha ottenuto buoni risultati, adatto ad una squadra come il Toro, ma con dei limiti caratteriali e comportamentali significativi. Tutti d'accordo che le doglianze del tecnico sulla carenza di organico siano condivisibili soprattutto da noi tifosi, ma attenzione a non confondere i piani e strumentalizzare il

tecnico per attaccare il Presidente. Noi tifosi possiamo fare in assoluta libertà e civiltà, come e quanto ci pare, tutte le

critiche che riteniamo opportune, il dipendente, peraltro a conoscenza delle modalità operative e delle "non" ambizioni della dirigenza, no. Aggiungo: è rozzo e perfettamente inutile che Juric urli e strepiti contro l'uno o l'altro,

avendo a sue mani la carta vincente da giocare: le dimissioni. Anche i modi debbono essere decorosi, la scusa del carattere difficile non può costituire un alibi. Ricordo che il tecnico croato avesse in passato già declinato l'offerta di Cairo proprio perché non sedotto dalla prospettiva professionale offertagli. Le incomprensioni con Vagnati porteranno alla conclusione del rapporto con Juric al più tardi a fine torneo, è evidente anche alla luce del rinnovato

contratto al direttore sportivo che sarà il tecnico croato ad andare via. Come tifoso pagante, dunque con piena legittimazione, faccio questa considerazione: il Toro mercoledì ha una gara di coppa importante e la società cosa combina? Acquista un centrocampista come richiesto dal tecnico (bene) e ne cede un altro esattamente all'ultimo istante del mercato. Schema classico di Cairo: acquisto e cedo in maniera quasi simultanea e per un importo quasi analogo; non fosse stato Lukic sarebbe stato ceduto un altro calciatore, diversamente niente Ilic, sia ben chiaro!

Tutto ciò comporterà che ad una rosa già scarna mancherà un altro calciatore (Ilic sarà sì disponibile ma ignaro dei meccanismi di squadra). Ad Empoli abbiamo constatato come i vari Seck, Bayeye, aggiungo anche Karamo e per anagrafe Ikan, spesa totale circa 14 milioni non siano pronti per una stabile presenza nella rosa di una squadra di serie A oltre che tatticamente inutili o non ancora formati, questo è il principale limite dell'operato di Vagnati. Si tratta di calciatori da far giocare in prestito in b o non so dove per forgiarne carattere e tecnica. Il mio augurio è che la squadra riesca ad isolarsi ed a disputare una buona gara contro la Fiorentina, che ho visto purtroppo trasformata in meglio nella gara contro la Lazio, dopo di che ripartirà il casting di Cairo per il solito tecnico "cercato da tanti anni e poi finalmente raggiunto"...

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimento.

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