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Prima che sia troppo Tardy / Torna l’appuntamento con la rubrica di Enrico Tardy: “La corsa per l'europa prosegue, guardiamo avanti"

Enrico Tardy

Certamente le emozioni e le sensazioni che trasfonde il 4 maggio al popolo granata sono sempre suggestive e commoventi. È ciò che lega i padri ai figli al Toro, ha una funzione genetica, attribuisce la paternità e l'appartenenza. Questo è il senso, oggi, del nostro anniversario. L'omaggio al mito e alla leggenda è un rito, il passaggio del testimone della fede è la nostra salvezza laica. Ah già, si è giocato il derby. Un punto va bene, ma non è stato vero derby. Agonisticamente e tecnicamente le due squadre hanno accettato un approccio poco sanguigno e ne è venuta fuori una gara che ha nel risultato la parte più autentica. Da una parte l'ineccepibile ruvido Toro da trasferta dall'altra la Juve demotivata a fine corsa, nel mezzo poco pathos.

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La corsa per l'europa prosegue, guardiamo avanti. Ora tutti a tavolino a studiare calendari, incroci, algoritmi, classifiche avulse. Noi dobbiamo con molta attenzione mirare al singolo obiettivo senza perdere tempo in congetture strampalate. Sappiamo che non esiste gara scontata o squadra svuotata, possiamo far bene nella gara più ostica e toppare la più scontata. Patiamo l'esigenza della vittoria, soprattutto contro squadre sulla carta meno quotate, dunque calma e gesso. Ci vorrà un grande sostegno dei tifosi per aggiungere un po' di cavalli ad un motore a fine stagione necessariamente usurato. Il Sassuolo è salvo e sereno è vero, ma vanta alcuni calciatori veloci e tecnici che potrebbero crearci problemi, in aggiunta abbiamo un centrocampo con due squalificati. Sarà una gara da interpretare nel modo giusto per far emergere la nostra maggiore determinazione. Punto su Meitè, ha segnato qualche gol ad inizio campionato, poi è un po' sparito ora potrà essere, insieme a Berenguer, detto alla Sorrentino "l'uomo in più" (bel film).

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.