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Toro bollito e il Lecce fa festa

L' editoriale di Gino Strippoli / Granata macchinosi e deludenti: sconfitti senza storie

Gino Strippoli

Nessuno avrebbe mai immaginato di vedere un Toro così bollito contro il Lecce.  Una sconfitta senza nessuna attenuante dove il Toro non ha mai avuto predominio e la forza per poter vincere la partita. Troppe cose non hanno funzionato tra cui la formazione schierata dall'inizio da Mazzarri. È subito parso grave l' errore di lasciare solo Belotti alla mercè dei quattro difensori salentini. Berenguer sin dall'inizio non è mai riuscito a dare manforte al capitano granata. Attacco spuntato per tutti i 45 minuti del primo tempo ed è sembrata davvero tardiva l' entrata in campo di Zaza nel secondo tempo.

Il Toro è una squadra che non può giocare con una sola punta ed infatti il pareggio raggiunto dai granata è avvenuto quando le due punte erano entrambe in area leccese. Non può essere un caso. D'altronde il portiere Gabriel non ha mai fatto una parata sino al 90 minuto e questo la dice tutta sulla pericolosità granata. Male anzi malissimo la difesa granata, Djidji come centrale di difesa è stato disastroso a dir poco. C'è poco da fare, manca a questo Toro un giocatore forte come Nkoulou che sa comandare la retroguardia. Sirigu sui due gol forse poteva fare molto di più e le sue respinte corte e centrali hanno dato adito ai due gol. Colpevole tutta la retroguardia e il centrocampo che mai ha coperto abbastanza. Troppi sono stati i rischi corsi dai granata in contropiede e il Lecce avrebbe potuto segnare anche il terzo gol con Babacar se non fosse stata per una strepitosa parata del portiere granata. A centrocampo nullo Baselli, in questa partita è parso evanescente, il solo Rincon ha retto bene mentre Meité ha alternato alcuni spunti buoni con leggerezze che non hanno portato costrutto. I due esterni granata non hanno mai affondato più di tanto, forse meglio ha fatto Ola Aina rispetto a De Silvestri. Insomma tutta la squadra è parsa stanca e sulle gambe mentre il Lecce è sembrato avere più freschezza in corpo. Bravissimo Falco, il gioiello leccese che ha tenuto il centrocampo salentino comandandolo a bacchetta.

Il Lecce ha vinto meritatamente questa partita e tra i granata il solito impegno di Belotti, davvero sempre troppo isolato per 45 minuti, non può bastare per una squadra che vuole puntare in alto. Sicuramente il mister Mazzarri dovrà rivedere molte cose tra cui l' immediato reintegro a titolare di Nkoulou e se non lui di Lyanco. L' arma forte di questo Toro lo scorso anno era la retroguardia davvero imperforabile, oggi è diventata una ballerina in preda degli attaccanti avversari. Troppo brutto questo Toro per essere vero, occorre una immediata reazione a Genova contro la Sampdoria. Ma occorre un bagno di umiltà visto poco contro il Lecce. Poca grinta e poco mordente in campo da parte granata e soprattutto un gioco che ha peccato nella solita fantasia che continua a mancare a questa squadra e non poteva risolvere la questione Verdi entrato al 26  minuto del secondo tempo. Dalle fasce i due esterni granata non sono mai riusciti a far un cross che sia un vero cross per la testa di Belotti e tantomeno lo sono state le possibili scorribande sia a sinistra che a destra che avrebbero sicuramente portato più pericoli alla difesa salentina.