La sconfitta di Lecce ha dato davvero la svolta al Toro con l’addio di Mazzarri e il conseguente ritorno in granata e sulla panchina, questa volta della prima squadra, di Moreno Longo. Ma non solo Longo, infatti anche Tonino Asta è arrivato a comporre lo scacchiere nello staff tecnico del neo allenatore.
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Toro, con Longo e Asta riprenditi gol e storia
Due nomi, tanta speranza e molto entusiasmo, con un Filadelfia tornato ad essere davvero la casa dei tifosi e soprattutto il giusto collante con i giocatori. Solo un granata vero come Longo poteva richiedere, come prima cosa al suo arrivo, l’apertura dei cancelli del ‘Fila’ per ridare un corpo unico alla squadra che appariva ormai sfilacciata dai propri tifosi. Due corpi ormai estranei che non avrebbero potuto produrre nulla di buono. L’essere riuscito a ricucire questo distacco è un grande valore e da la dimensione giusta di cos’è Moreno Longo. Lo stesso dicasi per la scelta di avere al suo fianco Migliaccio e Tonino Asta, due che il Toro lo amano, oltre ad essere due grandi professionisti.
Adesso la palla passa inevitabilmente ai giocatori che dovranno far vedere di che pasta e carattere sono fatti. L’amore che i tifosi sanno dimostrare verso chi indossa la maglia granata è infinita e basterebbe una prova convincente, di grinta vera, per riaccendere entusiasmi che ultimamente si erano assopiti e trasformati in delusioni cocenti.
Questa sera i giocatori hanno l’obbligo di vincere e disputare una vera partita da Toro e non da Torino, due cose ben diverse: questo chiedono i tifosi.
Di sicuro la formazione che metterà in campo Longo per quanto riguarda la retroguardia non si discosterà da quella del passato con i tre centrali che dovrebbero essere Nkoulou, Izzo e Lyanco, mentre a centrocampo dovremmo vedere 4 giocatori sulla stessa linea ovvero Lukic e Rincon con al loro fianco Ola Aina e De Silvestri. In avanti come esterni alti e non come mezze ali, Berenguer e Verdi e al centro Belotti. Questo dovrebbe essere il Toro che potrebbe scendere in campo contro i blucerchiati, anche se si potrebbe vedere un Toro a due punte con Belotti affiancato da Millico o da Verdi, capace di fare la seconda punta, ed in questo caso Berenguer potrebbe essere schierato come mezzala componendo un centrocampo a 5. Vedremo, di sicuro le scelte di Longo saranno anche dettate dall’organico a disposizione, viste le assenze di Zaza, Ansaldi e Baselli.
La Sampdoria è un brutto cliente, anche se in questo campionato per il Toro lo sono state tutte le squadre. Ma la squadra di Ranieri ha giocatori di qualità e la classifica non rispecchia i suoi veri valori, quindi i granata dovranno fare molta attenzione al ‘vecchio’ ex Quagliarella ma anche a Gabbiadini, senza dimenticare a centrocampo Linetty che ha qualità e corsa, e Ekdal. Oggi il Toro deve essere Toro e deve riprendere la sua marcia scalando la classifica. I miracoli ne Longo ne Asta li possono fare, visto l’organico ridotto che si sono trovati, ma sono professionisti e amanti del Toro e sapranno dare la carica giusta ai giocatori. Belotti e company adesso a voi il campo.
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