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Sassuolo, Dionisi presenta il Torino: “Inizia a vedersi la mano di Juric”

Sassuolo, Dionisi presenta il Torino: “Inizia a vedersi la mano di Juric”

Le parole in conferenza stampa dell'allenatore neroverde in vista della gara contro i granata

Andrea Calderoni

Ha parlato in conferenza questo pomeriggio il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi in vista della gara di domani alle 20.45 contro il Torino di Ivan Juric. Il tecnico neroverde ha detto: "Dopo la gara con la Roma resta la consapevolezza della nostra prestazione, fermo restando che il risultato non è stato positivo. Dobbiamo lavorare su tutto, nonostante l'abbondanza e la qualità che abbiamo in attacco: lì siamo veramente forti". Ha poi risposto circa le novità occorse nel passaggio di gestione da De Zerbi a lui: "Non si può parlare dopo 3 partite di cosa è cambiato, è troppo presto, ma alcuni volti nuovi mi permettono di fare cose diverse. Teniamo palla un po' meno e proviamo a verticalizzare, ma è solo una conseguenza della partita che si va a creare".

 FROSINONE, ITALY - AUGUST 14: US Sassuolo head coach Alessio Dionisi recats during the Pre-Season Friendly match between SS Lazio v US Sassuolo at Stadio Benito Stirpe on August 14, 2021 in Frosinone, Italy. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

FORMAZIONE - L'ex allenatore dell'Empoli si è poi soffermato sulla formazione anti-Torino: "Sono tutti disponibili a parte Romagna e Obiang, ma non escludo di cambiare qualcosa rispetto a Roma: valuterò tra l'allenamento di oggi e la rifinitura di domani". E ancora sull'avversario di domani sera, sul Torino: "Quella di Juric è una squadra forte e con individualità importanti. Vengono da un campionato non positivo e i giocatori lo sanno, nell'ultima gara si è incominciata a vedere la mano del mister in maniera importante. Il Torino è ostico e fisico, non sarà una gara facile". 

CHIOSA FINALE - Poi la chiosa di Dionisi: "Mi ha colpito la mentalità che abbiamo, che spero continui e migliori soprattutto nelle difficoltà. In campionato mi ha stupito il pubblico, forse perchè per ovvie ragioni non eravamo più abituati: con la gente allo stadio il calcio è più bello".

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