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I profili migliori del Torino Primavera: Celesia, crescita ancora da completare

I profili migliori del Torino Primavera: Celesia, crescita ancora da completare

Con Coppitelli ha dimostrato di saper ricoprire più ruoli della difesa ed è migliorato tecnicamente

Roberto Ugliono

Christian Celesia si è confermato un pilastro della Primavera del Torino, ma la sua non è stata la stagione di una vera e propria esplosione. Le aspettative erano alte, visto che arrivava a questa stagione dopo una buona prima annata da sottoleva in Primavera (anche se interrotta dal Covid), l'esordio in Serie A e la firma del primo contratto da professionista. Questo campionato doveva essere quello della conferma di quanto visto un anno fa: lo è stato - come per molti compagni - solo nel finale di stagione, che ha confermato ancora una volta come Celesia possa fare il professionista. Il difensore scuola Toro anche quest'anno ha giocato praticamente sempre (appena due partite di campionato saltate) avendo disputato 30 delle 32 gare totali della squadra tra campionato e coppa.

CUORE TORO - Un anno fa Moreno Longo l'aveva fatto esordire a Bologna con la Prima squadra, un premio per l'impegno che aveva messo ogni giorno in allenamento e per la stagione fatta con la Primavera di Sesia da sotto leva. Cristian è un ragazzo cresciuto in granata, un cuore Toro, un lottatore e si esalta se gli viene chiesto di tirare fuori la sua 'garra' in campo. Con Cottafava evidentemente non è successo, perché spesso non sembrava il giocatore ammirato un anno prima, probabilmente anche per un feeling mai sbocciato del tutto con l'allenatore genovese. Con l'arrivo di Coppitelli è cambiato tutto. Di partita in partita è cresciuto, contenendo alcuni dei migliori attaccanti della categoria e migliorandosi anche dal punto di vista tecnico. Da difensore centrale, il Celesia visto nelle ultime settimane non teme confronti con la stragrande maggioranza dei pari ruolo nel campionato.

DUTTILITÀ - Celesia spesso si era messo in mostra come braccetto di sinistra, ma mai come centrale in una difesa a 4, ruolo che poi ha coperto in via definitiva con l'allenatore romano. Celesia ha dimostrato di sapere ricoprire molto bene anche questo ruolo, che resta il suo naturale, e alla bisogna ha anche giocato da terzino. L'umiltà nel mettersi sempre in gioco e la disponibilità vista sono due carte che torneranno utili nel suo percorso da professionista. Difficile dire quali siano ora le prospettive di un ragazzo che a livello tecnico ha qualità per fare bene, mentre dal punto di vista caratteriale deve ancora completare la sua crescita. Di sicuro il sogno di Celesia è vestire in prima squadra quel granata tanto amato. Lui intanto ha dimostrato di incarnare valori e caratteristiche di un giocatore da Toro. La seconda parte del campionato, poi, è da incorniciare. Un bel biglietto da visita per il prossimo anno.