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Primavera

Torino, i primi giorni del Coppitelli-bis: si riparte dalla difesa a quattro

Ali invertite o trequartista, Coppitelli al lavoro per trovare il miglior abito alla sua squadra per portarla alla salvezza

Roberto Ugliono

Sono giorni difficili per la Primavera del Torino. Non tanto per il cambio in panchina o per la posizione in classifica, ma per la tragica scomparsa di Daniel Guerini. Il dolore è difficile da affrontare ma occorre essere forti: c'è il lavoro da svolgere sul campo per superare le difficoltà calcistiche di questa stagione che si è messa peggio del previsto. Il ritorno in panchina di Federico Coppitelli è arrivato nel momento migliore forse, cioè quando il campionato è fermo per la pausa nazionali.

AL LAVORO - I granata così stanno sfruttando le due settimane di stop come se fossero un mini ritiro pre campionato. Per Coppitelli insomma c'è abbastanza tempo per iniziare a capire le caratteristiche dei suoi giocatori a disposizione per poi valorizzarli al meglio in campo. Va tuttavia detto che nei primi giorni di lavoro Coppitelli non ha ancora avuto diversi giocatori a disposizione perchè Nicola ha chiamato diversi Primavera per integrare la prima squadra, che risente dell'assenza dei Nazionali. E proprio quest'oggi si è tenuta al Filadelfia una partitella in famiglia. Per questo è ancora difficile dire con quale veste si presenterà il Torino venerdì prossimo contro il Sassuolo, ma non è impossibile tracciarne alcuni tratti. Innanzitutto Coppitelli lavorerà con costanza sulla linea difensiva a 4 che già si era vista nel finale della gestione Cottafava, il quale però aveva utilizzato più spesso la retroguardia a tre. Possibile quindi che ci sia una virata sul 4-3-3. L'allenatore romano ha spesso valorizzato le proprie ali, basta pensare a Millico, Petrungaro o Belkheir, che quasi sempre hanno giocato a piede invertito.  In granata troverà due mancini già pronti ad agire sulla destra: Favale e Lovaglio. I due ragazzi sono anche in cerca di maggiore continuità per esprimersi al meglio in questo campionato durante il quale sono stati utilizzati con il contagocce. Sulla sinistra, invece, potrebbe agire Horvath, che però fin qui ha fatto vedere il meglio come trequartista (da tenere valida infatti è anche l'idea di un 4-3-1-2).

MENTALITÀ - Ciò che è certo è la filosofia della squadra. Coppitelli ha sempre puntato su due aspetti semplici: l'organizzazione e la valorizzazione del talento. E proprio dare un'identità tattica precisa a una squadra che non ce l'ha ancora è il primo compito di Coppitelli. Nel suo primo mandato, il suo Torino brillava proprio perché squadra compatta pronta a sfruttare al meglio le proprie peculiarità e c'è da aspettarsi che anche questa volta sarà così. Ovviamente i cambiamenti non saranno immediati, ma servirà tempo. Chiaro, però, che dei primi segnali sono attesi già per la partita contro il Sassuolo.

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