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Torino, le giovanili a Superga per rinsaldare il legame con storia e valori granata

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Settore giovanile e Scuola Calcio a Superga per il consueto incontro annuale. Le parole di Ludergnani e di Don Riccardo Robella
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Imparare a onorare i valori del Torino, rinsaldando il legame con la storia granata e tenendone viva la memoria. Questo l'obiettivo dell'incontro organizzato dal Toro a Superga per le nuove leve granata del Settore giovanile e della Scuola Calcio, andato in scena nel pomeriggio di oggi, martedì 19 settembre. Don Riccardo Robella ha celebrato la messa. A presenziare all'incontro anche il Responsabile del Settore Giovanile Ruggero Ludergnani, il Responsabile della Scuola Calcio Corrado Buonagrazia e il direttore tecnico del Torino Davide Vagnati.

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Settore giovanile e Scuola Calcio a Superga: le parole di Ludergnani

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Il consueto appuntamento per le nuove leve granata è stato come sempre un'occasione di unione e di raccoglimento. Il primo a prendere la parola di fronte ai gruppi squadra, radunati nel piazzale di fronte alla Basilica di Superga, è stato Ruggero Ludergnani: "Stiamo facendo un percorso di formazione, che non è solo un percorso di formazione calcistica. Questo incontro si rinnova per il secondo anno a inizio stagione, ma abbiamo già iniziato un percorso di visita al Museo del Grande Torino. Due anni fa ho deciso, quando ho conosciuto don Robella, di inaugurare questa tappa come in bocca al lupo e ritrovo di inizio stagione e soprattutto come tappa per spiegare ai nuovi l'importanza di questo luogo. Giustamente il Don diceva che non tutti forse sanno la storia del Torino e che non tutti forse l'hanno compresa. Quindi quando ci siamo conosciuti ho deciso che intanto la stagione sarebbe dovuta partire da qua. E' un momento per ritrovarci tutti insieme, è anche un modo di compattarsi. Ogni stagione è lunga e insidiosa, non si sa mai come possa andare, ma dico sempre anche parlando con le squadre più grandi che la grande dote che dobbiamo avere è l'unione tra di noi, lo spirito di sacrificio, il non mollare mai. C'è chi ci riesce di più, chi ci riesce di meno come gruppo e deve crescere. Questo va tanto nel lavoro della società, dei nostri allenatori e dei collaboratori, da qui si crea una certa identità". Ludergnani ha poi ringraziato Corrado Buonagrazia, nuovo Responsabile della Scuola calcio granata e ringraziato l'uscente Silvano Benedetti per il lavoro svolto con le nuove leve negli ultimi vent'anni.

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Settore giovanile e Scuola Calcio a Superga: le parole di Don Robella

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Parlando dei valori del Torino, Ludergnani ha lasciato la parola a Don Robella: "Con Ruggero ci siamo detti di fare questo incontro non più a maggio, ma a settembre. E' stata una sua idea farlo a settembre, quando si comincia, così si impara subito cosa vuol dire essere al Toro. Scopriamo subito, cos'è Superga qui sul colle, dove si fonda la fede granata". Don Robella ha ricordato il più recente atto d'amore nei confronti dei colori granata, la scelta di Alessandro Buongiorno di rimanere al Toro. Poi ha celebrato la messa, parlando dell'importanza dei valori e della maglia granata nell'omelia: "Quella del Toro è la storia più bella del mondo. Noi ricordiamo giocatori che dopo tanti anni sono nel nostro cuore. Sappiate bene che un po' di Grezar, un po' di Castigliano, di Martelli, di Fadini, di Schubert, di Mazzola, di Ossola vive in ciascuno di voi tutte le volte che entrando in campo indossate quella maglietta. Sentitevela addosso quella maglietta, uno di loro è in voi. E questo dice che dovete essere fieri e orgogliosi di questa maglia e avete il compito di esserne degni tutte le partite. Questo succede solo al Toro, da nessun'altra parte al mondo. I nostri eroi rivivono ogni momento in voi. Ogni gol sarà un po' un gol di Ossola, ogni volta che saltate un avversario è come se Maroso lo saltasse, ogni volta che prendete la palla di testa c'è un po' di Ballarin. Ogni nostro successo è loro perché ogni loro successo è nostro da qui all'eternità, per sempre". Terminata la messa, ogni gruppo squadra è andato a posare un mazzo di fiori sulla lapide dei Caduti. Per ultima la Primavera di Scurto: Alessandro Dellavalle ha deposto i fiori, ad Aaron Ciammaglichella è spettato l'onore della lettura dei nomi dei Caduti di fronte alla Lapide.

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