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Torino Primavera, contro lo Spezia inizia la Coppa Italia: è già dentro o fuori

Verso la partita / Se i granata dovessero passare il turno, affronterebbero poi la vincente di Sampdoria-Virtus Entella

Roberto Ugliono

Buone impressioni, ma zero punti contro la Lazio. Ora la Primavera del Torino deve però pensare solamente al risultato. Giovedì pomeriggio alle 15 al Goia di Volpiano i granata di Marcello Cottafava affronteranno lo Spezia nel primo turno di Coppa Italia Primavera. La gara è a eliminazione diretta, quindi non basteranno più le buone impressioni, ma servirà la vittoria. Chi supererà il turno, sfiderà al prossimo la vincente di Sampdoria-Virtus Entella la settimana seguente. I granata partono con un piccolo vantaggio: hanno già giocato una partita ufficiale (quella persa 3-2 contro la Lazio appunto), mentre i liguri esordiranno in campionato il 3 ottobre.

CONDIZIONE - Un aspetto che non va sottovalutato, perché, come spiegato dallo stesso Cottafava dopo la gara contro la Lazio, quest'anno non sono state fatte amichevoli quindi le squadre in campo hanno bisogno di tempo per il rodaggio. E non è solamente una questione tattica. Dal punto di vista fisico è fondamentale poter affrontare gare allenanti e non amichevoli interne. Chiaramente 90 minuti in più o in meno non faranno una grande differenza, ma può comunque rappresentare un vantaggio. Anche dal punto di vista mentale. I granata hanno già potuto togliersi l'ansia da esordio, mentre per gli spezzini la prima in assoluto sarà una gara da dentro o fuori.

COSA SERVE - Motivo per cui anche il Toro dovrà stare molto attento. Alla Lazio sono stati concessi due rigori sacrosanti in modo ingenuo. Giovedì con lo Spezia servirà più attenzione in difesa. Tutto partirà dalla giusta dose di concentrazione. Pur essendo i liguri una formazione di Primavera 2, non saranno una partita semplice. Soprattutto se affrontata con superficialità. In più il Torino deve tenere alta la concentrazione anche per evitare errori già visti con la Lazio. I granata devono migliorare in fase di impostazione, cercando di proporre le idee di Cottafava con continuità e non a fiammate. Se in avanti sembrano esserci idee chiare e i movimenti riescono abbastanza bene, discorso diverso è per la costruzione dal basso. Difensori e centrocampisti dovranno farsi vedere e sapersi supportare, così da fare un ulteriore passo in avanti. I primi segnali sono stati incoraggianti. Ora, però, serve portare a casa subito il risultato.